Referendum, Germano Raniero (USB): "a cosa serve una consultazione del genere? Per l'autonomia o per un riassetto istituzionale dello stato?"
Lunedi 23 Ottobre 2017 alle 18:37 | 0 commenti
Germano Raniero, segretario USB Vicenza, nella sua note che pubblichiamo premetet i numeri: nel Veneto dei 2.317,923 votanti su 4.068.560 aventi diritto al voto 2.273.985 sono stati per il Sì mentre nel 2015 i votanti per le regionali erano stati 2.296.862 e al referendum del 4 dicembre ben 2.856,049. "I numeri hanno la testa dura - commenta Raniero - per cui Luca Zaia può cantare vittoria per il superamento del quorum; il partito democratico canta vittoria perchè senza la sua partecipazione al voto non si sarebbe raggiunto, il Movimento 5 Stelle idem e si sono creati uno spazietto presso i separatisti in una regione che li vede minoranza. Il governo è contento perchè Zaia ha vinto ma non troppo e Roberto Maroni ha fatto flop. Chi ha scelto l'astensione e il no è contento perchè il nemico ha vinto ma non stravinto."
"E la popolazione - continua Raniero - è spaccata a metà , trasversalmente. Rovigo sta sotto il 50%, Belluno se ne vuole andare, le città capoluogo che risicano il quorum. Quest'ultimo è stato raggiunto abbondantemente nelle valli, nei monti, nel tessuto delle piccole imprese. Trasversale e interclassista il risultato del si come quello della astensione; non è prevalsa una classe, ma il Veneto ha dimostrato quello che già si sapeva. Ricchezza diffusa, senso della proprietà , priorità assoluta del lavoro a tutti i costi a cui sacrificare salute e altro, territorio devastato, risparmi traditi, precarietà , lavoro nero, flussi enormi economici su grandi opere, paure del diverso e dell'immigrato; poco disposto a disturbare il manovratore."
"Ma questi referendum a cosa servono? - si chiede il sindacalista - Autonomia, autogoverno, devolution... o semplicemente un riassetto dello stato alla luce della crisi economica, della UE che hanno bisogno di nuovi equilibri istituzionali? Più lontani dalla Grecia più vicini alla Germania pontifica Zaia a conferma di ciò. Se è questa la partita, i vari presidenti regionali si sono attrezzati in tempo, con o senza referendum. Ecco come si diceva prima del referendum ognuno potrà giocare le sue carte come previsto e tutti avranno un punto a loro favore... un bel match.. I due centralismi regionale e nazionale troveranno un accordo e anche lì ognuno si porterà a casa un nuovo riassetto e griderà vittoria. Sulla nostra pelle ovviamente."
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.