Quotidiano | Categorie: Politica

Veneto Serenissimo Governo, referendum ed elezioni: tutto cambia perché nulla cambi

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 18 Giugno 2011 alle 19:37 | 0 commenti

ArticleImage

Demetrio Serraglia, Coordinamento dell'attività di governo per l'autogestione per il Veneto Serenissimo Governo  -  Un’analisi di ciò che è avvenuto è doverosa rispetto alle recenti consultazioni che hanno coinvolto lo Stato occupante italiano. Sia nelle elezioni amministrative che nei referendum non hanno vinto né le destre né le sinistre: non ha vinto nessun partito. C’è stato dai Popoli della penisola il chiaro messaggio allo Stato central-colonialista italiano della volontà di autodeterminarsi e di autogestirsi.

Noi come Veneto Serenissimo Governo affermiamo che l’obbiettivo dell’autogestione e dell’autodeterminazione è l’unico che possa essere intrapreso per un avvenire degno di essere vissuto, un avvenire di responsabilità individuale e collettiva che ci prospetti un domani di libertà. Ma altresì affermiamo che nulla che provenga dall’occupante italiano come mezzo di partecipazione per il Popolo ha una parvenza di legalità e soprattutto di rispetto della volontà popolare. Guardando al nostro amatissimo Veneto possiamo vedere come l’autodeterminazione e i recenti risultati referendari delle comunità locali siano stati bellamente ignorati, se non addirittura derisi, dall’illegale Stato italiano che ha fatto finta di nulla rispetto ai Referendum per il passaggio al Trentino di Lamon, Cortina, Altopiano di Asiago, Sovramonte e Pedemonte.

L’intenzione dimostrata con questi voti (referendum acqua e nucleare ed elezioni amministrative) dai Popoli della penisola è stata sicuramente corretta e saggia rispetto al futuro collettivo, ma il mezzo utilizzato per dimostrare il proprio disagio ed insoddisfazione è quanto meno dubbio rispetto all’interlocutore con cui si è dialogato (lo Stato italiano e le sue istituzioni).

Per quanto riguarda il Veneto possiamo dire di dare continuità a questo desiderio di autogestione ed autodeterminazione procedendo nella direzione della proclamazione di Liberi Territori Veneti, territori e luoghi in cui non si pratichi più la delega per le decisioni ma l’esercizio diretto e responsabile della sovranità. Proponiamo tutti assieme un nuovo modello di convivenza sociale per il superamento delle convenzioni attuali su cui si basano gli Stati: non più obbligo di appartenenza, ma scelta volontaria basata su un rapporto contrattualistico con l’istituzione a cui si decide di aderire. Uno nazione “comunalista” che si oppone a qualsiasi deriva accentratrice dello Stato. L’autogestione è la via del futuro, non la delega, nessun nuovo leader, ma tutti leader di se stessi.

Vedremo che, anche se in italia con questi risultati elettorali esteriormente tutto sembra cambiare, tutto nella sua essenza rimarrà immutato e il baratro si avvicinerà inesorabilmente, mentre i cosiddetti capipopolo, sempre più alieni alla realtà quotidiana, ballano festeggiano e si inebriano del loro potere.

Veneti in patria e della diaspora impegniamoci tutto per l’autodeterminazione del Popolo Veneto, ritornare in possesso del nostro libero arbitrio è l’unica via per la sopravvivenza.


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network