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Referendum del 22 ottobre 2017, Prima il Veneto e Veneto Stato: insieme per una maggiore autonomia

Di Note ufficiali Giovedi 5 Ottobre 2017 alle 16:06 | 0 commenti

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Prima il Veneto e Veneto Stato , scrivono nella nota che pubblichiamo, si sono riuniti in Comitato Referendario per dire Sì al Referendum del 22 Ottobre 2017 per una maggiore forma di autonomia del Veneto dall'Italia. Le due formazioni politiche hanno deciso di appoggiare l'iniziativa referendaria per dare la possibilità ai Veneti di compiere il primo passo verso la libertà dallo Stato oppressore, con l'obiettivo finale della totale indipendenza.

Attualmente i Veneti vengono rapinati dall'Italia di circa 3.200,00 euro annui pro capite, per un residuo fiscale annuo complessivo di oltre 16 miliardi, trattenuto e sperperato da uno stato sprecone, inefficiente e burocratico. Vogliamo dire basta a questo stato di cose scandalose.
Vogliamo che i soldi dei Veneti, prodotti con tanti sacrifici vengano reinvestiti nel nostro territorio, nei servizi, nella sanità, nel sociale, sulle pensioni, sul lavoro per i giovani, nella ricerca e nell'università, nella sicurezza e nella giustizia, nella nostra cultura.
Non è una questione di destra o sinistra, ma di cultura e giustizia, che l'Europa e le Nazioni Unite dovrebbero favorire, vista la nostra storia millenaria, rispetto ai 150 anni della repubblica italiana.
Questo Referendum, che ci costerà 14 milioni di euro, sarà la prova della verità per la Regione del Veneto e per il suo governatore: con la vittoria del "Sì" non vi saranno più alibi o slogan, per occupare "careghe" e poltrone senza mai concludere nulla per le genti venete. Con la conferma della volontà autonomista-indipendentista dei Veneti, non vi saranno più scuse per continuare ad imbrogliare il popolo, cercando di renderlo ancora più schiavo, invaso, per sostituirlo con
"presunte risorse umane", imponendo culture incompatibili con la nostra.
A noi, comunque, non bastano le poche "ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia", sulle marginali materie previste dall'articolo 116 della Costituzione italiana. Ribadiamo, quindi, il pieno diritto all'autodeterminazione del popolo veneto. Nel frattempo che i Veneti prenderanno coscienza di essere come la Catalogna, alla quale esprimiamo tutta la nostra solidarietà, crediamo che il "Popolo Veneto" possa chiedere di essere considerato alla stessa stregua di Sicilia, Sardegna, Valle d'Aosta, Friuli Venezia Giulia e Trentino, Alto-Adige-Sud-Tirol.
Il Segretario Nazionale "Prima il Veneto" Pierangelo Del Zotto
Il Presidente di "Veneto Stato" Antonio Zanchin


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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