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Referendum costituzionale, Luca Zaia: ce ne dobbiamo andare in fretta dall'Italia

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 2 Ottobre 2016 alle 22:41 | 0 commenti

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Di seguito l'intervento del Presidente della Regione Veneto Luca Zaia sul tema “Regioni e Ragioni, Riforma Costituzionale e Nuovo Rapporto Stato-Regioni”

Io avrei abolito il Senato e semmai avrei elevato al rango di Organo Costituzionale la Conferenza dei Presidenti delle Regioni, composta da Governatori eletti dal popolo e quindi pienamente legittimati e non, come potrebbe accadere, da Senatori nominati dai partiti. L’ennesimo rattoppo a un sistema sbagliato, un ritorno a un centralismo deleterio, a un qualcosa che potrebbe funzionare solo se funzionasse Roma, ma Roma non funziona.

Dicono che in Senato siederanno i Governatori delle Regioni ma qualcuno si è mai chiesto quanto tempo io dovrei sottrarre al lavoro per i cittadini veneti, o quanto reale impegno potrebbero profondere amministratori già impegnati giorno e notte per i loro territori? Non funziona, non funzionerà, così come è accaduto con le Province, che non sono state chiuse e verranno ribattezzate aree vaste, con i costi che rimangono e che non si sa su chi ricadranno.

Si aggrava il centralismo giuridico e legislativo. Parliamoci chiaro, in un quadro come quello che ci si prospetta nemmeno Churchill e De Gasperi sarebbero riusciti a ricostruire i loro Paesi. L’Italia finirà di fatto paralizzata. Per questo ce ne dobbiamo andare in fretta, cominciando con un voto plebiscitario al referendum che faremo presto per l’autonomia del Veneto. Io l’avrei fatto anche prima di quello nazionale, ma non è stato possibile, perché ci sarebbero state contestate le spese. Ho dovuto chiedere formalmente l’election day, ho dovuto inviare al governo una diffida a rispondere e attendere la sua non risposta. Così il nostro referendum lo faremo dopo, spendendo 14 milioni di euro che avremmo risparmiato se Roma avesse usato il buon senso.

Siamo di fronte a due filosofie contrapposte una visione centralista secondo la quale tutto ciò che viene fatto lontano da Roma è fatto male, e quella che ho sempre fatto mia di uno Stato moderno e federalista che porta i momenti decisionali vicino alla gente. La Costituzione Italiana nacque nello stesso periodo di quella tedesca. I nostri Padri costituenti erano chiaramente federalisti, ma è avvenuto il contrario. In Germania è nato uno Stato forte perché concretamente federale, da noi è successo l’inverso.

Illuminante un recente intervento sulla stampa del Presidente Emerito della Corte Costituzionale De Siervo, dal quale si capisce bene l’assurdità di immaginare un asilo in Veneto che venga gestito da Roma, perché le materie che si vorrebbero riaccentrare sono proprio quelle più vicine alla gente a ai territori: la sanità, le politiche sociali, l’urbanistica, il paesaggio. Si prenda proprio la sanità che, se ricentralizzata, non porterebbe la Calabria ai livelli di eccellenza di una Lombardia o di un Veneto, ma viceversa.

Ci devono anche spiegare il motivo per il quale questa riforma sancisce che le Regioni a Statuto Speciale non vengano nemmeno sfiorate nelle loro competenze, se non attraverso un accordo con lo Stato (come la storiella del tacchino a Natale). L’unico risultato sarà che la Sicilia potrà continuare a sprecare liberamente, come nel caso del suo inutile esercito di forestali.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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