Randagi. Troppo federalista per Francesca Martini far decidere i cittadini?
Sabato 12 Febbraio 2011 alle 10:34 | 0 commenti
Federfauna - Come era presumibile, ad insorgere contro la proposta di sopprimere i cani randagi che non trovino adozione, subito dopo gli animalisti, e' arrivata la Martini che in "risposta del Ministero alle affermazioni del consigliere Tremonti", annuncia una sua "visita ufficiale" al canile consortile di Mariano Comense. Cosi', contro la povera Tremonti, rea di avere espresso un'opinione, tra l'altro largamente condivisa, e lanciato una "proposta", dopo la "tempesta di mail e messaggi in alcuni casi violenti e minacciosi" degli animalisti, arriva un Sottosegretario a dire che "L'ignoranza fa notizia".
Poi la Martini precisa, ovviamente: "Ignoranza delle leggi e delle norme a tutela degli animali d'affezione, come dimostra Angiola Tremonti dichiarando che per lei mosche polli e cani sono la stessa cosa". Ma non si ferma, e dice: "Questi sono temi delicati e vanno trattati con cognizione e conoscenza. Inoltre simili affermazioni da un rappresentante delle istituzioni sono particolarmente pericolose. Credo sia meglio che Angiola Tremonti si occupi d'arte". FederFauna non esprime nessun commento sulla "cognizione e conoscenza" dei temi, che la Martini sembra ritenga di avere lei e non la Tremonti, e preferisce non riportare neanche le opinioni espresse da molti su cosa pensino sarebbe meglio si occupasse la Martini. Tiene pero' a precisare che da quanto riportato dai media, la "proposta" lanciata dalla Tremonti e da altri prima di lei, non sembra assolutamente essere quella di infrangere le leggi esistenti, ma semmai di cambiarle per il bene della comunita'. Nemmeno FederFauna ha mai detto che si "debbano" sopprimere tutti i randagi, ma che dopo un tempo ben determinato in cui sono mantenuti con i soldi di tutti i cittadini, anche di quelli che ne farebbero volentieri a meno, si trovi per loro un'altra soluzione. Soluzione che, per evitare la soppressione, puo' essere solo quella di far pesare il loro mantenimento solo sulle tasche di chi volontariamente se ne faccia carico, lasciando la liberta' agli altri cittadini di veder spesi i loro soldi come ritengono piu' opportuno. Il quotidiano di Como "La Provincia" ha scritto che la proposta di Angiola Tremonti ha "punto gli animalisti sul vivo", ma non ha mica scritto che il "vivo" degli animalisti sia il portafoglio: poteva essere anche il cuore. Se trascorso quel tempo, ci saranno ancora associazioni animaliste che intendono mantenere i cani giacenti a spese loro, FederFauna non puo' che esserne felice. O per la leghista Martini permettere che decidano per se stessi anche i cittadini che la pensano diversamente da lei sarebbe una decisione troppo federalista?!...
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