Quote latte: con le condanne di Milano un altro passo verso l'affermazione della Giustizia
Sabato 1 Ottobre 2011 alle 14:02 | 0 commenti
Coldiretti Vicenza - Il presidente Diego Meggiolaro: "se gli splafonatori non pagheranno saranno i cittadini a doverlo fare"
Con le condanne di Milano sulle quote latte si aggiunge un importante tassello alla vergognosa faccenda degli splafonatori rimasti ancora impuniti. Ma il percorso verso l'affermazione della Giustizia non deve arrestarsi, in quanto ciò significherebbe riversare l'inganno perpetuato dagli allevatori disonesti sulla collettività .
"Oggi aggiungiamo una tappa importante verso la legalità - spiega il presidente provinciale Coldiretti di Vicenza, Diego Meggiolaro, commentando il recente pronunciamento del Tribunale di Milano - e spero che arriveremo al più presto a chiudere questa vicenda, che ha spaccato il mondo allevatoriale ed ha portato solo danni a tutti, specie a chi ha voluto restare fuori dal sistema delle regole, a fronte di promesse per le quali le Procure hanno indagato archiviando i casi, non essendo emerse ragioni a favore degli allevatori che hanno prodotto oltre quota e, soprattutto, irregolarità nella determinazione delle quote spettanti". Ricordiamo che il Tribunale di Milano, con una sentenza dell'altro giorno, ha confermato la correttezza delle posizioni sempre espresse da Coldiretti per il rispetto della Legge e ripristinato, di fatto, la legalità di una vicenda, come quella delle quote latte, che non ha trovato, fino ad ora, giustizia. Il Foro lombardo ha condannato alcuni rappresentanti di cooperative e società che avrebbero incoraggiato allevatori per una truffa del valore di 100milioni di euro ai danni dell'Unione Europea. "Produttori, come tanti altri - sottolinea il presidente Diego Meggiolaro - che sono stati incantati dalle false promesse di chi non poteva mantenerle, trascinati in questa situazione dall'illusione di essere nel giusto per poi essere coinvolti in procedimenti giudiziari rei di aver agito fuori dalle regole. Ed a conclusione del processo, l'intervento della Magistratura ha comportato condanne penali pesanti: da 1 a 5 anni e mezzo di carcere". In Veneto sono circa 300 gli allevatori che non hanno ancora onorato le multe imposte a livello comunitario, per un totale di circa 300milioni di euro, mentre oltre 4000 colleghi hanno regolarizzato la propria posizione, aderendo ai provvedimenti legislativi che consentono la rateizzazione del debito. "Dobbiamo lottare per Giustizia sia fatta - conclude il presidente Diego Meggiolaro - ricordando che Coldiretti si è sempre schierata coerentemente e con spirito di squadra, a tutti i livelli, a difesa dagli interessi degli allevatori, che negli anni hanno sopportato costi aggiuntivi, nel rispetto della legalità , acquistando o affittando quote o regolarizzando la propria posizione. Non possiamo permettere che le multe agli allevatori che hanno splafonato si riversino sulla collettività ".
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