Quotidiano | Categorie: Politica, Immigrazione

Quero su Statuto: no purgatorio di 15 anni

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 17 Agosto 2010 alle 13:27 | 0 commenti

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Riceviamo da Matteo Quero, consigliere provinciale del Partito Democratico, un intervento sul tema dello Statuto veneto. "Gentile direttore, sul progetto di Statuto della Regione Veneto proposto da Lega Nord e Pdl si è avviata in questi giorni una discussione ampia.

 

Il dibattito pubblico è sempre un fatto positivo e lo è a maggior ragione se si discute di un documento, come lo Statuto, che riassume in qualche modo l'identità di una Regione e la sua missione per il futuro.
L'idea di una regione che riserva privilegi particolari a chi, non italiano, risiede in Italia da almeno 15 anni, è un elemento centrale di questo progetto. È un'idea per certi versi paradossale. Perché a parole si prescrive un purgatorio di 15 anni a chi è straniero. Ma in realtà un immigrato può richiedere la cittadinanza già dopo dieci anni di residenza.
Il Veneto è una delle aree economiche più avanzate a livello globale. La nostra economia e le nostre aziende già si confrontano con quelle dei territori più competitivi dell'Europa, dell'Asia, del Nord e del Sud America. La globalizzazione è questo: prima di tutto un fatto, che può piacere o no, magari, ma che non si può negare. Un altro dato di fatto è che, nel mercato mondiale, vince chi sa attrarre le migliori energie da tutto il mondo. Energie finanziarie, patrimoni di conoscenze e know how, ma anche capitale umano.
La competizione con le altre aree economiche del mondo non è una sciagura. È una sfida che può essere vinta. Isolamento e chiusura, però, non sono una soluzione. Il Veneto deve scegliere che futuro vuole. Può diventare un fortino assediato e impaurito, vivendo finché può sulla rendita del benessere accumulato sino ad oggi. Oppure può diventare un magnete potente, capace di attrarre capitali, teste e braccia dal resto del mondo.
Certo, in tempi di crisi economica, è chiaro che la capacità del Veneto di assorbire nuovi flussi di immigrati non è più quella di cinque o dieci anni fa. È vero però anche che se una politica di immigrazione "scelta" poteva e doveva essere sviluppata, certo non è servita a farlo la retorica leghista per cui ogni straniero è un possibile criminale. Quando si pensa di poter fare a meno dell'immigrazione, si rinuncia a governarla. Col risultato che l'immigrazione resta. E i problemi che essa crea pure.
Sono problemi complessi, rispetto ai quali il buonismo sugli immigrati non è una scorciatoia praticabile. Ma servono scelte diverse da quelle proposte da Zaia. Rispettare le leggi, lavorare in regola, pagare le tasse: sono questi i passi verso la vera integrazione. Doveri da far rispettare e diritti da riconoscere. Garantendo un equilibrio tra queste due dimensioni.
Il purgatorio di 15 anni è la traduzione di una promessa elettorale di Zaia, che configura un'idea precisa di società. Ma è un'idea pericolosa e sbagliata. Non tanto per il futuro degli stranieri, ma soprattutto per quello della nostra terra".


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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