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Quasi 300mila visite: gran successo per la mostra Raffaello verso Picasso

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 22 Gennaio 2013 alle 17:49 | 0 commenti

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Studio Esseci - I numeri, nella loro oggettività, parlano più delle parole. Ed ecco allora, snocciolati da Marco Goldin, i dati di un successo che Vicenza ha vissuto con incredibile partecipazione.
La mostra "Raffaello verso Picasso" è stata un "trionfo" (il termine lo ha utilizzato il Sindaco della città Achille Variati). 106 i giorni di apertura e 273.334 i visitatori, che in media significa 2.579 persone al giorno. Media che sale a 4.164 se ci si sofferma sugli ultimi 26 giorni di mostra.

I dati presentati in conferenza stampa a Palazzo Trissino, indugiano sull'indicazione delle settimane e dei giorni più visitati ma, al di là dei singoli parametri, ciò che si evince è che la mostra ha vissuto davvero un gran finale, con numeri altissimi e code altrettanto lunghe nelle ultime settimane.
Code che si sono formate nonostante la maggioranza dei visitatori (il 53,5%) le abbia evitate del tutto prenotando la visita.
Un numero non trascurabile di gruppi ha scelto anche di visitare la mostra in modo assolutamente esclusivo, ovvero fuori orario e da soli, fenomeno che segna anch'esso una interessante tendenza.
Altro elemento che in qualche modo stupisce è il peso dei singoli rispetto ai gruppi organizzati e alle scuole: il 70,5 % dei visitatori non apparteneva a gruppi di alcun tipo. Sono stati visitatori che si sono recati a Vicenza da soli o in piccoli gruppi familiari o di amici. Nonostante questa massa, la mostra è stata visitata da 2.781 gruppi e da 1.103 classi, che in percentuale rappresentano il 20,4% e il 9,1% del totale dei visitatori.
Il pubblico in mostra è stato calamitato innanzitutto dal territorio vicentino, segnale questo della fortissima passione con cui città e provincia hanno vissuto l'evento.
Poi dal territorio padovano e, come terza provenienza in ordine di presenze, Milano, seguita da altre province venete: Treviso, Venezia, Verona. Molte le presenze anche dall'Emilia Romagna, in particolare da Bologna (sesta città nella classifica delle provenienze), Modena, Reggio e Parma. Eccellente la risposta anche della Lombardia che pone in classifica, oltre a Milano, anche Brescia, Mantova, Bergamo. Nella analisi della provenienza dei visitatori, in ottava posizione troviamo Torino, città non proprio limitrofa a Vicenza. Tutte queste provenienze indicano il ben noto livello di fidelizzazione del pubblico di Linea d'ombra, rispetto a città nelle quali la società ha lavorato: da Treviso a Brescia e appunto a Torino.
"E' fuor di dubbio, riconosce Vladimiro Riva amministratore del Consorzio di promozione turistica "Vicenza è", che per la città questa mostra si sia rivelata un potentissimo attrattore di turisti e visitatori. Serviva una operazione di questa forza per far scoprire a molti, anzi a moltissimi, la bellezza del nostro centro storico e del suo territorio. Sono risultate numerosissime le persone che si sono ripromesse di tornare a Vicenza, per godere di una città della cui bellezza non avevano prima che una debole percezione".
"Si diceva del fatto che il successo di questa mostra sia frutto, certamente, di chi l'ha ammirata provenendo da fuori ma anche dei vicentini che l'hanno veramente molto amata. Calcolando su un campione molto rappresentativo (ovvero sulle prenotazioni), più del 48% dei visitatori è giunto dal territorio e dalla città. Una risposta che definire plebiscitaria è del tutto corretto", annota il Sindaco Variati. 
Insieme al capoluogo, i centri che più si sono entusiasmati per la mostra sono stati Schio, Valdagno, Thiene, Caldogno, Torri di Quartesolo, Arzignano, Bassano del Grappa, Camisano e Creazzo, rispettando in ciò sostanzialmente la demografia dei vari capoluoghi del vicentino.
Il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Verona Vicenza Belluno e Ancona, Paolo Biasi, ha evidenziato il ruolo fondamentale delle Fondazioni in questo momento di difficoltà economica che si riflette sulle iniziative culturali. Attraverso una creazione che unendo l'aspetto di nuova conoscenza di monumenti e territorio assieme, salda in un'azione positiva l'aspetto culturale al tessuto economico e sociale. In questo senso l'imponente restauro della Basilica Palladiana, finanziato dalla stessa Fondazione, è segno fondamentale di un simile indirizzo.
"Al di là dei numeri, pur determinanti per offrire elementi di analisi di tipo quantitativo, va segnalato - afferma il curatore della mostra Marco Goldin - come questa esposizione abbia colpito i visitatori come non mai nella nostra ormai lunga storia, per qualità e tipologia delle opere. In Basilica tutti hanno avuto la gioia di ammirare veri capolavori, in un percorso che dipanava un racconto di fascino commosso. Credo che il successo sia cresciuto proprio grazie al passa parola di chi, visitata la mostra, l'ha raccomandata agli amici e questi ai loro amici. Che è il segno concreto di un gradimento profondo. 
Di ciò ringrazio tutti i visitatori e Vicenza, che ha accolto questa mostra con una partecipazione che non avrei mai immaginato simile. Per me è stato un onore avere l'incarico di organizzare l'evento inaugurale della Basilica Palladiana restaurata. Di ciò sono grato al Sindaco Achille Variati e al presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Verona Vicenza Belluno e Ancona, Paolo Biasi. Così come sono grato a UniCredit e al Gruppo Euromobil che ci hanno sostenuto. Spero di aver ricambiato in modo adeguato la fiducia che mi era stata data. L'appuntamento è ora a Verona, alla Gran Guardia, dove saremo dal prossimo 2 febbraio con le opere già esposte in Basilica, con alcune importanti aggiunte".
Uguale soddisfazione è stata infine espressa dai due fondamentali main sponsor della mostra vicentina. UniCredit, grazie al quale tra l'altro è potuto giungere in Italia il capolavoro di Renoir "Danza a Bougival", simbolo dell'intero progetto, e il Gruppo Euromobil dei fratelli Lucchetta, storico partner di Linea d'ombra.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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