Quale futuro per le Nazioni Unite?
Giovedi 22 Settembre 2011 alle 11:07 | 0 commenti
Demetrio Serraglia, Ministro degli Esteri Veneto Serenissimo Governo - L'assemblea generale delle Nazioni Unite si riunirà a giorni e tra i vari argomenti trattati verrà affrontata la domanda di adesione del cosiddetto Stato Palestinese all'ONU. Noi come Veneto Serenissimo Governo, erede e continuatore della storia, cultura e tradizioni della Veneta Serenissima Repubblica, affermiamo, rispetto alla questione israelo-palestinese, con tutta la nostra forza che chi riconosce unilateralmente un presunto "Stato Palestinese" non tiene conto di ciò che è avvenuto in terra d'Israele nell'ultimo secolo, e non tiene presente che l'unica e vera democrazia in medio oriente è quella Israeliana.
Il Veneto Serenissimo Governo ritiene lo Stato d'Israele un baluardo di libertà cui ogni Popolo che rivendica il libero arbitrio e l'autodeterminazione deve prendere come lungimirante esempio per quello che è l'amore per la propria terra, l'agire per preservarla e per valorizzarla sempre di più.
Ciò premesso dobbiamo riflettere su come prospettare un futuro di pace in quelle terre, un futuro che preservi tutte le popolazioni residenti in quell'area senza utilizzare nessuna arma, neanche quella demografica; un futuro che garantisca l'autodeterminazione dei Popoli senza le prevaricazione di nessuno. Un'azione condivisa in cui ci sia uno sforzo comune tra tutte le parti in causa per il contrasto alle varie fazioni terroristiche di qualunque matrice esse siano; tra cui ci sia collaborazione ad ampio livello per il progresso reciproco in ogni ambito della vita umana; in cui si superino le idee di odio e sopraffazione razziale e religiosa. Questa nostra vuole essere un'idea per scardinare quella logica di potere, sopraffazione ed integralismo che in vario modo e a vario livello ha travolto quell'area, il concetto di libertà dovrà essere alla base di questo patto di convivenza pacifica, in cui uomini e donne liberi non avranno più paura di uscire per strada ed incontrarsi e potranno così progettare un futuro per loro stessi e per i loro figli.
La realtà dei fatti è che alcuni personaggi della comunità internazionale usano la questione israelo- palestinese per accrescere il proprio prestigio internazionale come guida del variegato e diviso mondo arabo, la cacciata di Gheddafi attuata dai potentati petroliferi ha lasciato un posto vacante come leader, che prontamente il turco Erdogan si è prestato a ricoprire (dato che Ahmadinejad è impresentabile agli occhi del mondo intero). Ma la questione non è solo di prestigio ma anche economica e di controllo del gas naturale, ed è proprio a ciò che dobbiamo le dichiarazioni turche sia rispetto a Cipro (presidenza di turno della Unione Europea nel 2012) che ad Israele (proclamazione del cosiddetto Stato Palestinese), solo perché la Turchia vuole il controllo del gas naturale presente nel mediterraneo orientale e per ottenere ciò è disposta anche a scatenare una o più guerre.
Se l'Organizzazione delle Nazioni Unite vuole essere un qualcosa in più di un notaio che registra gli atti unilaterali perpetrati dal gradasso di turno, agisca perché attraverso negoziati tra soggetti che si riconoscono vicendevolmente vengano risolti i conflitti in atto. Quindi, per uscire dall'attuale impasse internazionale, basato su contrapposti poteri che puntano all'egemonia del globo a discapito di tutto e tutti, come Veneto Serenissimo Governo proponiamo a tutta la comunità internazionale 10 punti su cui stiamo costruendo la nostra politica estera e di relazioni, una politica che mira all'emancipazione di tutti i Popoli in Stati liberi:
• Rispetto dei diritti umani fondamentali;
• Rispetto della sovranità e dell'integrità territoriale di tutti i Popoli;
• Riconoscimento dell'uguaglianza tra le razze e tra tutte le nazioni grandi e piccole;
• Non intervento e non interferenza negli affari interni di un altro Paese;
• Rispetto del diritto di ogni Popolo di difendersi sia individualmente che collettivamente;
• a) astensione dall'uso di patti di difesa collettivi che siano di beneficio agli interessi di una
delle grandi potenze b) astensione dall'esercitare pressione su un altro Paese;
• Non esercitare atti o minacce di aggressione contro l'integrità territoriale o l'indipendenza
politica di un Popolo;
• Soluzione di tutte le dispute internazionali con mezzi pacifici come negoziato, conciliazione,
arbitrato o accordi giudiziari,
• Promozione di mutui interessi e cooperazione;
• Rispetto della giustizia e degli obblighi internazionali.
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