Lettori in diretta | Opinioni | Quotidiano |

Un lettore: Puppato "intollerante". E ondivaga come Moretti

Di Citizen Writers Martedi 30 Dicembre 2014 alle 23:57 | 0 commenti

ArticleImage

Riceviamo da Francesco Cecchini e pubblichiamo

La senatrice Puppato in un intervento apparso oggi il dicembre 2014 sul quotidiano on line VicenzaPiu.com, e forse anche altrove, chiude il suo anno politico andando  all’attaco frontale del governatore del Veneto, Luca Zaia. Puppato afferma che è «un'eresia palese e manifesta affermare», come ha fatto Zaia, «che il Mose sia un'opera statale e che se fosse stata regionale ci sarebbero stati i controlli».

La senatrice vede inoltre il rischio di faciloneria e il gioco di chi la spara più grossa in tema di Regioni e Macro regioni, e grida: «Zaia, è troppo, limitati, rischi l'autogoal!»

Precedentemente Laura Puppato aveva  scritto, sulla sua pagina Facebook e sul FattoQuotidiano.it, che «Re Luca tiene uno specchio nel suo ufficio ed ogni giorno gli chiede quale sia il governatore più bello del reame. Lo specchio gli risponde di volta in volta che non è lui e Re Luca si arrabbia e si infuria, prende di mira qualche malcapitato decreto o disegno di legge nazionale e spara a zero contro quello...» 

Quella di Laura Puppato più che una critica politica è una presa in giro, al limite, se non oltre, del rispetto e questo non è la prima volta che avviene.

Il 9 novembre Il sindaco di Padova Massimo Bitonci non ricevette il console marocchino Ahmed El Khadr per discutere dei fedeli mussulmani in città e dell’apertura di una moschea. Un atto opinabile che può essere discusso e criticato  come è avvenuto da parte di molti. Ma cosa fa o, meglio, cosa scrive la senatrice Laura Puppato di Montebelluna? Lo descrive in una maniera ritenuta offensiva in un blog che la stessa gestisce sul FattoQuotidiano.it e che riceve, in genere, spietati commenti dai lettori.

«Massimo Bitonci è l’emblema della nuova Lega Nord, che usa il razzismo e gli exploit mediatici per finire sulle pagine dei giornali e per far parlare di sé, anche se questo vuol dire sputare sopra la Costituzione, il buon senso e il rispetto per le altre fedi religiose.»

E quel suo commento ha dato motivo alla proposta di querela della giunta di Padova: «In tale articolo l’autrice, a corredo del suo commento, ha formulato una serie di apprezzamenti ed utilizzato espressioni offensive e gravemente lesive del decoro e della reputazione del sindaco, nonché della sua rappresentanza politica».

Laura Puppato cade dalle nuvole, non si aspettava di essere querelata:

«Sono sorpresa dalla notizia di querela da parte dell’intera giunta del Comune di Padova. Ho semplicemente espresso una valutazione politica in merito ai comportamenti di Massimo Bitonci, in qualità di  sindaco di Padova.»

Puppato che si sorprende della querela non risparmia simili atteggiamenti denigratori ad esponenti del Partito Democratico. Due esempi. Quando, nel marzo del 2013, Laura Puppato accusò  Flavio Zanonato , ora deputato europeo, di essere un piccolo  ducetto l'ex sindaco PD di Padova rispose:

«Mi sembra giusto che la gente sappia che la Puppato non accetta le critiche e che non è affatto quella che sembra in televisione».

In un’ intervista rilasciata ad Intelligo News il 3 novembre scorso alla domanda «Un augurio comunque si sente di farlo ad Alessandra Moretti…?» così risponde la senatrice del Pd: «Togliere di mezzo subito la supponenza…».

Supponenza secondo il dizionario Hoepli è un «atteggiamento sdegnoso e arrogante». La sua colega di partito Alessandra Moretti è, quindi, secondo la senatrice Puppato, sdegnosa ed arrogante.

Puppato non ha risparmiato nelle “critiche” nemmeno il proprio partito, Il Partito Democratico. Un articolo di Giorgio Gasco, apparso sul Gazzettino di venerdì 26 settembre, ha un titolo significativo: «Puppato contro tutti: il PD, una palude».

Nell’articolo Puppato afferma: «Io candidata anti Zaia con un centrosinistra allargato a M5S». Anche in passato senatrice Puppato basandosi sull’ipotesi, forse... errata, che Beppe Grillo sia un puppatiano si è proposta come ambasciarice o ponte con M5S, nell’ indifferenza dei grillini, che anzi, tra l'altro, l’hanno criticata duramente in occasione del suo voto favorevole all’abolizione dell’ art. 138 della Costituzione. Anche in quella occasione non si sono sollevate da M5S grida d’entusiasmo per la disponibilità della senatrice a governare il Veneto assieme a loro. L’on. Federico D’Incà, responsabile della campagna elettorale del M5S per le regionali venete, in un articolo di Paolo Bonet del Corriere del Veneto di domenica 28 settembre, ha chiaramente e decisamente respinto l’ennesima avance del'ex sindaco di Montebelluna. Nell’articolo, invece di attaccare gli avversari politici del PD, Zaia, Berlusconi ed altri, Puppato si dedica ad una polemica  con il capogruppo del Partito Democratico in consiglio regionale veneto,Tiozzo, reo di aver detto che la senatrice ottenne la candidatura al senato nel 2013 come premio del dopo primarie. Tiozzo non è l’unico in giro a pensarla cosí. Insomma un debutto di campagna elettorale che ha il sapore, se non di autolesionismo, certamente di lesionismo nei confronti del partito di appartanenza, con sicura soddisfazione di Luca Zaia ed altri leghisti.

Va detto, inoltre, che senatrice Puppato, non accetta critiche, scambia per calunnie le critiche politiche minaccia querele e... querela.

Una riflessione riassuntiva e conclusiva sulla senatrice Puppato è d’obbligo. Ricordo alcuni punti della carriera politica della senatrice.

La strumentalizzazione partitica dell’evento del Cansiglio il 9 settembre 2012. Puppato si presentò come oratrice unica e capogruppo del PD in Consiglio regionale Veneto. Fatto grave che ruppe l’unità delle forze antifasciste.  

La sua performance come sindaco di Montebelluna. Tra l’altro fu denunciata al TAR dal WWF locale.

Quando nel luglio del 2011 il Consiglio Regionale Veneto si è pronunciato a favore della riconversione a carbone della centrale elettrica di Porto Tolle, Puppato capogruppo del PD non si è opposta come hanno fatto altri, per esempio Bertolussi eletto nella stessa lista, ma  si è astenuta, facendo passare questo come una critica / atto di accusa alla politica veneta.

La legge 27/12 che permette al Movimento per la vita di entrare negli ospedali ottenne il voto favorevole da Puppato allora capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale Veneto (La commissione Sanità del Consiglio regionale tempo fa ha respinto il testo che autorizzava l'ingresso negli ospedali ad associazioni che si occupano di etica e salute, Il Movimento per la vita innanzitutto. Così torna in giunta il regolamento della legge 27 approvata 2 anni fa. Una grande vittoria delle donne, una sconfitta per Puppato).

L’aver votato in Senato  l’abolizione dell’art. 138 della Costituzione, dopo aver partecipato alcuni giorni prima, il 12 ottobre 2013 a Roma ad una manifestazione a sostegno della Carta costituzionale.

Il cambiare troppo spesso posizione. Puppatiana durante le primarie del PD del 2012 per ottenere la segreteria del partito e la presidenza del consiglio. Poi, via via, bersaniana, amica dei grillini, civatiana ed ora renziana.

L’aver abbandonato per ben due volte il territorio dove era stata eletta, prima di terminare il suo mandato. Prima Montebelluna dove era sindaco, per diventare consigliere regionale veneta, poi il Veneto per diventare senatrice (in questo, almeno, la senatrice è simile alla "supponenente" eurodeputata del Pd pronta ad andare in Regione, dopo aver navigato anche lei da Bersani fino a Renzi..., ndr)


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network