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Provvedimento del governo contro ludopatie, Colombara: una mediazione al ribasso

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 6 Settembre 2012 alle 20:48 | 0 commenti

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Raffaele Colombara, Consigliere Comunale Lista Variati, Avviso Pubblico Vicenza - Il provvedimento sulla Salute uscito dal Consiglio dei ministri di ieri ridimensiona nello specifico i contenuti relativi al gioco d'azzardo ed alle ludopatie presenti nella bozza di alcuni giorni fa, con effetti diretti a livello locale. Pur se positivo perché per la prima volta legifera in merito ai costi sociali ed economici provocati dalla diffusione incontrollata dei giochi d'azzardo e perché il gioco d'azzardo patologico viene inserito nei Livelli essenziali di assistenza (LEA), il provvedimento presenta notevoli criticità e lascia forti dubbi sulla copertura finanziaria di tutte le misure proposte.

Rimane la contraddizione di fondo della politica dello Stato che da un lato si dà al proibizionismo, dall'altro utilizza le imposte sul comparto per aumentare le entrate fiscali.

Scende a 200 metri - diversamente dai 500 indicati in precedenza - il limite minimo di distanza dei punti vendita dai luoghi sensibili, limite che sarà però operativo esclusivamente per le nuove concessioni. Se l'indicazione di un limite riconosce implicitamente che le questioni sollevate e per cui i cittadini hanno manifestato sono forti e necessitano di soluzioni, la sua riduzione a 200 mt, una misura simbolica, lascerebbe aperte alcune delle sale oggi aperte vicino a scuole o altri luoghi sensibili. Inoltre, la validità della norma a partire dalle prossime concessioni, oltre a chiudere la stalla dopo che i buoi sono scappati, lascia quantomeno aperta la questione per quanto riguarda le sale oggi in apertura e per le quali sono in essere contenziosi con l'Amministrazione Comunale.

Il provvedimento ridimensiona il ruolo del Sindaco, peraltro già marginale in bozza, che in ogni caso dev'essere ben chiarito nelle attribuzioni. La possibilità di segnalare le sale da chiudere è ben poca cosa. Non viene posto alcun limite all'introduzione di nuovi giochi, la cui continua proliferazione costituisce una strategia fondamentale per conquistare nuovi giocatori o conservare quelli già attivi.

In positivo, ridefinisce i livelli essenziali di assistenza (LEA), includendo così la patologia da gioco d'azzardo tra quelle che possono essere curate dalle ULSS: tuttavia, qui è forte il rischio di scaricare su Regioni, Comuni e ULSS i costi per prevenzione e cure per i quali questi enti non introitano nulla, mentre dall'altra parte proprio lo Stato, che è promotore delle attività di scommesse, da esse ricava miliardi di euro all'anno attraverso i Monopoli.

Viene innalzata la tutela dei minori, vietando il loro accesso alle sale ovvero alle aree destinate al gioco ed effettuando controlli mirati per verificare il rispetto di norme che li tutelano. Si propone di intervenire rispetto al gioco on line

Vengono posti limiti severi sulla pubblicità. In particolare verranno vietate le comunicazioni commerciali riguardanti lotterie, concorsi a premio, scommesse sportive e tutti i giochi dove la vincita sia determinata esclusivamente dal caso: dovrà essere indicata con chiarezza la percentuale di possibilità di vincita che si ha per ogni singolo gioco. Viene di fatto riconosciuta la «ludopatia» come patologia la cui diagnosi comporta una serie di tutele nei confronti della vittima: tra queste, oltre alle cure gratuite, anche la possibilità di sospendere i provvedimenti di pignoramento.

Ci auguriamo che durante la conversione in legge non vengano ulteriormente ridimensionate le misure contenute nel provvedimento: alta deve essere perciò l'attenzione e rimangono quindi confermate le iniziative in programma anche a livello cittadino.
Chiediamo perciò ai parlamentari e alle forze politiche di migliorare il testo del decreto, privilegiando la tutela della salute dei cittadini alla pressione delle lobby. Come auspicato, ed anche come proposto formalmente alla Camera attraverso un disegno di legge lo scorso marzo come Avviso Pubblico.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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