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Provincia, Ulss e Ministero dell'Interno: una task force per trovare lavoro ai disabili

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 27 Febbraio 2013 alle 15:36 | 0 commenti

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Provincia di Vicenza - Una task force per trovare lavoro ai disabili. Si chiama Fild, sta per Formazione Integrazione Lavorativa di Persone Disabili ed è un progetto che ha messo insieme Provincia, Ulss vicentine e Ministero dell'Interno. Al Ministero il compito di finanziare il progetto con circa 100mila euro e monitorarlo. A Provincia e Ulss, oltre al cofinanziamento di ulteriori 120mila euro, l'onere di realizzarlo. 

Attraverso i Centri per l'Impiego, la prima, e i Sil (Servizi di Integrazione Lavorativa) le seconde, organismi che si occupano solitamente di fasi distinte dell'inserimento lavorativo dei disabili, ma che stavolta hanno fatto squadra per raggiungere risultati più importanti. E i risultati sono arrivati: dal dicembre 2011 al dicembre 2012, periodo di durata del progetto, sono stati attivati 62 tirocini di collocamento, 31 tirocini formativi e 3 percorsi di formazione, per un totale di 118 persone disabili coinvolte.

Non solo: dei 62 tirocini di collocamento ben 13 si sono "trasformati" in un rapporto di lavoro a tempo indeterminato o apprendistato e 13 a tempo determinato. Tenendo conto che 13 sono ancora in corso, vuol dire che il 53% dei tirocini conclusi è ora un lavoro.
"Un ottimo risultato -commenta Dino Secco, Capo di Gabinetto della Provincia- considerato che il momento lavorativo non è tra i più felici e che stiamo parlando di persone di difficile collocabilità in un mercato che chiede sempre maggiori professionalità e capacità relazionali e produttive."

I dati Istat rilevano infatti che il 66% delle persone con disabilità è fuori dal mercato del lavoro e il solo collocamento obbligatorio non basta ad elevarne il tasso di occupazione. 
Il progetto Fild è quindi un esempio di buona prassi per favorire la collaborazione tra imprese ed istituzioni e tra servizi che si occupano di politiche attive del lavoro e quelli del mondo socio-sanitario, per integrare i disabili e valorizzare la diversità in azienda.

Il progetto si è rivolto a persone in possesso di disabilità fisiche o psichiche importanti. In particolare sono stati privilegiati i giovani con meno di 25 anni, gli over 50 senza un posto di lavoro, i disabili intellettivi o con problemi psichici e le persone con disabilità fisica difficilmente collocabili per scarsa professionalità o per limitazioni legate alla patologia.

La sinergia tra Provincia e Ulss ha permesso di realizzare un percorso personalizzato per ognuno di loro, seguendolo dalla formazione al collocamento, valutando le capacità della persona e l'offerta della singola azienda, in modo da incrociare le aspettative di entrambi e facilitare l'instaurarsi di un rapporto soddisfacente per entrambi. Gli enti si sono occupati non solo delle formalità amministrative e burocratiche, ma anche e soprattutto dell'aspetto umano dei percorsi, intervenendo laddove si manifestassero criticità e, ancor prima, per prevenirle.

Non è un caso, quindi, che sia i tutor aziendali che i tirocinanti abbiano espresso la loro soddisfazione in merito all'esperienza nel questionario consegnato a fine progetto. L'82,6% delle aziende ripeterebbe l'esperienza e mette in evidenza l'impegno dimostrato dai tirocinanti nelle attività proposte, la costanza nella presenza nel luogo di lavoro e il buon rapporto instaurato con i colleghi.

E' stato appositamente creato un programma gestionale a disposizione di Provincia, Ulss e Ministero, per condividere le informazioni e monitorare i tirocini in tempo reale.

"Ora che abbiamo strumenti ed esperienza - hanno concluso Elisabetta Bolisani, dirigente settore lavoro della Provincia, e Renata Carletti, viceprefetto in rappresentanza del Ministero- l'obiettivo è continuare su questa strada, cercando altri contributi, ma anche mettere il progetto a disposizione di altri, nella certezza che la "rete" tra enti sia l'unica possibilità che abbiamo per sviluppare e realizzare politiche di inclusione sociale e lavorativa."

TIROCINI E PERCORSI FORMATIVI
Damiano Valente, rappresentante Sil delle Ulss, illustra i numeri del progetto.
I 93 tirocini (62 di collocamento e 31 formativi) hanno coinvolto complessivamente 52 maschi e 41 femmine così suddivisi:
Ulss 3 Bassano: 15 formativi e 15 di collocamento;
Ulss 4 Schio: 5 formativi e 13 di collocamento;
Ulss 5 Valdagno: 9 formativi e 16 di collocamento;
Ulss 6 Vicenza: 2 formativi e 18 di collocamento.
I beneficiari sono stati per il 33% disabili fisici di difficile collocabilità; il 61% disabili psichici; il 5% con meno di 25 anni e l'1% over 50 disoccupati.
I 3 percorsi di formazione hanno interessato 25 persone disabili, perlopiù di età inferiore a 25 anni in attesa di prima collocazione lavorativa. Due si sono svolti al CPI di Vicenza coinvolgendo utenti di Vicenza, Bassano e Valdagno. I temi trattati sono stati diritto del lavoro, diritti/doveri dei lavoratori, sicurezza sui luoghi di lavoro. Il terzo è stato realizzato nella struttura Sil di Schio.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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