Province, Variati: "Se il bilancio non assicura servizi, mi dimetto". Ma c'è fiducia su Renzi
Venerdi 17 Luglio 2015 alle 18:13 | 1 commenti
"Ho trovato finalmente un governo che comincia a rientrare nell'ordine delle idee che deve ascoltare gli enti locali". Non è il Variati sindaco quello che parla, ma il Variati presidente nazionale dell'Upi, l'Unione Provincie Italiane, che un paio di giorni fa, a Roma, ha invitato i presidenti delle Provincie a fare scudo comune nella battaglia per salvare gli enti. "Mi sto battendo per le strade provinciali e perché la Polizia Provinciale rimanga", ha spiegato Variati.
Al Senato la discussione sul decreto enti locali e sui correttivi presentati dall'Upi, sta andando avanti e la speranza di Variati è che siano accolte le richieste. La sua esternazione sul Governo Renzi - e probabilmente i dialoghi con Roma - tradisce comunque un certo ottimismo. Le proposte dell'Upi, comprendono la possibilità di dotare le Provincie di poter utilizzare l'avanzo amministrativo libero e disponibili; di poter approvare il bilancio 2015 in maniera separata da quello del 2016 e del 2017; di mettere nelle spese correnti il 50% delle entrate relative all'alienazione degli immobili di proprietà Provinciale ed eliminare le sanzioni previste per il superamento del patto di stabilità .
Variati ha esortati i colleghi a non consegnare la fascia fino a fine anno, cioè fino al bilancio, per vedere se in termini di risorse gli enti potranno ancora assicurare i servizi ora in essere. In caso contrario, ci saranno le dimissioni in massa di tutti i presidenti provinciali.
"Non sarò io che non riaprirò le scuole superiori, che chiuderò strade e che negherò servizi ai disabili sensoriali", ha continuato Variati, spiegando in maniera specifica questo ultimo problema: "L'assistenza ai disabili sensoriali, con la legge 56, non è più assegnata come funzione fondamentale della provincia - ha concluso il sindaco di Vicenza - la Regione non vuole farlo, i Comuni non se la sentono, va a finire che qui potrebbero restare dei figli di nessuno. Sarebbe uno strappo violentissimo, io sono pronto a dimettermi subito se uno di questi servizi venisse a mancare".
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