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Province, Pettenò: Zaia si attivi per assicurare a Vicenza istituzioni democratiche

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 4 Luglio 2013 alle 18:19 | 0 commenti

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Pietrangelo Pettenò, consigliere regionale Federazione della Sinistra Veneta - Il decreto che doveva salvare l'Italia e sopprimere le province è stato affossato dalla Corte Costituzionale, dopo che Monti è stato affossato lo scorso febbraio dagli stessi italiani. Purtroppo PDL, UDC e PD,  fautori e convinti sostenitori di quella legge incostituzionale, sono ancora al governo del Paese e continuano a fare danni.

"Ladri di democrazia" in quanto detrattori di norme costituzionali ed istituzioni, questo era il nostro giudizio quando nel dibattito avvenuto in Consiglio regionale in molti ci spiegavano che non capivamo le ragioni di quel decreto e che occorreva chiudere le province per contenere i costi.

Questo era il principio utilizzato prima dal governo Berlusconi-Bossi e poi da Monti per ridurre la rappresentanza istituzionale, perché questo avrebbe portato alla riduzione dei costi della politica; in realtà, mentre si sono tagliati i rappresentanti eletti dai cittadini e ridotte ai minimi termini le istituzioni  locali, si sono lasciati invariati i posti di sottogoverno nelle aziende, gli stipendi e le pensioni d'oro, i doppi o tripli vitalizi.
Grave che si siano impedite anche le elezioni in alcune province, come per esempio a Belluno e Vicenza in una sorta di sospensione della democrazia, per poi trovarsi a che fare con una legge incostituzionale e da rifare.
La Costituzione è chiara e solo degli improvvisati tecnici al governo e dei politici che ignorano le regole potevano sostenere un modo di procedere davvero azzardato.
La riorganizzazione delle province può essere fatta come prevede la Costituzione con il concorso delle stesse Regioni ma, anziché scegliere questa strada, il governo delle "larghe attese" vuole ancora una optare per una via centralista.
Le province si potranno sicuramente riorganizzare, per renderle più efficaci, facendo finalmente nascere le città metropolitane, ma queste dovranno essere elette dai cittadini se si vuole avere delle istituzioni rappresentative . In caso contrario, cioè se fossero enti di secondo grado, nominate dai sindaci del territorio, sarebbero solo luoghi privi dei democrazia alla mercè delle lobby affaristiche.
La giunta Zaia si attivi perché nelle province di Belluno e Vicenza si torni rapidamente a votare, al fine di assicurare ai cittadini delle istituzioni democratiche.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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