Protesta delle lavoratrici pulizie del Comune, Variati: gazzarra inutile, il Comune ha pagato i contributi
Lunedi 7 Settembre 2015 alle 15:37 | 0 commenti
Si sono riunite questa mattina di fronte a Palazzo Trissino per manifestare, non molto numerose ma di certo agguerrite, al grido di "Variati, vogliamo i nostri stipendi!". Le lavoratrici dell'appalto pulizie del Comune, riunite sotto le bandiere dei Cub, Confederazione Unitaria di Base, hanno voluto far sentire la loro rabbia nei confronti di contratti che, dicono, hanno rovinato loro la vita e le hanno rese schiave.
"L'appalto pulizie del Comune è stato fallimentare fin dall'inizio", dice Mariateresa Turetta, del coordinamento provinciale Cub Pubblico Impiego. "Le lavoratrici sono state ingannate con contratti capestro, che i loro stessi rappresentanti sindacali le avevano convinte a firmare. Inoltre non sono mai state pagate regolarmente e dal 30 giugno, giorno in cui è scaduto il contratto d'appalto con la cooperativa Mirror di Verona, non sono ancora stati saldati gli stipendi di maggio e giugno. Perché il Comune non si fa carico di saldare quello che manca? Perché il sindaco si volta dall'altra parte?".
Il sindaco Achille Variati, pur non parlando direttamente alle lavoratrici che gli chiedevano di scendere in strada per un confronto, risponde a stretto giro. "Questa approntata oggi sotto le finestre del Comune è una gazzarra inutile, fatta sulla pelle dei lavoratori. Ho visto volantini insultanti e deliranti" si è lamentato il primo cittadino. "Sappiamo qual è il valore del lavoro e proteggiamo sia i lavoratori del Comune che quelli che lavorano per il Comune. La cooperativa che non ha saldato gli stipendi si è comportata in un modo che la legge ci consentirà di perseguire. Abbiamo un debito di 14mila euro nei confronti di quell'azienda perché abbiamo bloccato le erogazioni una volta venuti a sapere di questi comportamenti scorretti. Abbiamo però proceduto a saldare i debiti con Inps e Inail per le contribuzioni, in modo che le lavoratrici possano avere la loro pensione".
Le lavoratrici delle pulizie sono state assunte dal nuovo appaltatore, la società consortile Oliveri, quindi non sono rimaste senza lavoro. Ma da parte del Cub si accusa anche il nuovo gestore di ritardare i pagamenti degli stipendi. "A noi risulta che i pagamenti siano arrivati, anche se leggermente in ritardo" spiega l'assessore alle risorse Michela Cavalieri. "In ogni caso i debiti che abbiamo con la ditta Mirror, una volta saldati gli enti previdenziali, andranno a coprire per quanto possibile anche gli stipendi arretrati di maggio e giugno".
Comune di Vicenza - “Oggi è stata messa in scena un'inutile gazzarra. Questa amministrazione è al fianco dei lavoratori e lo ha sempre dimostratoâ€.
Così il sindaco Achille Variati ha commentato la protesta promossa questa mattina davanti a Palazzo Trissino dal CUB: il sindacato accusa con toni durissimi il Comune di Vicenza di non proteggere adeguatamente le lavoratrici che avanzano ancora una parte di stipendio dalla ditta incaricata fino a giugno delle pulizie degli stabili comunali.
“E' un problema – ha precisato Variati – che abbiamo ben presente e che abbiamo affrontato da subito, perché conosciamo bene il valore del lavoro e sappiamo quanto sia importante proteggere i lavoratori, siano essi dipendenti comunali o impiegati in ditte che lavorano per noi. Appena conosciuta la situazione, abbiamo sospeso tutti i pagamenti all'azienda e, come prevede la legge, abbiamo versato al suo posto i contributi. Con quello che ci resterà di quanto dobbiamo ancora alla ditta pagheremo i lavoratori, che peraltro da luglio sono stati riassunti dall'azienda subentrata a quella inadempiente. Mi sembra assolutamente fuori luogo, quindi, accusare il Comune di averli abbandonati a se stessi. Noi stiamo attuando la massima protezione possibileâ€.
Come ha ricordato l'assessore alle risorse economiche Michela Cavalieri, infatti, non appena conosciuta l'inadempienza della ditta e svolti tutti i controlli obbligatori, il Comune ha sospeso i pagamenti diretti, versando a Inps, Inail ed erario ben 144 mila euro per sanare contributi e tasse non pagati dal fornitore. Verificato cosa manca da versare ancora agli enti, che per legge vanno ristorati prima dei dipendenti, e cosa effettivamente è ancora dovuto ai lavoratori, il Comune dovrà rifonderli nei limiti dell'ammontare residuo delle fatture non pagate alla ditta appaltatrice.
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