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Riceviamo da Andrea Arman, Azionisti Associati Banca Popolare di Vicenza, e pubblichiamo

L’associazione “Azionisti Associati Banca Popolare di Vicenza” avuta notizia (qui nostri servizi ndr) dei fatti di sabato 16 aprile 2016 a Gambellara, visionati i filmati che circolano in rete, assunte informazioni da risparmiatori presenti, ritenendo che la protesta dei cittadini veneti, oltre che autorizzata dalle autorità, fosse legittima in quanto tutti, soci risparmiatori e non, subiremo il grave danno economico della perdita di ricchezza di oltre dieci miliardi di Euro e tutti stiamo subendo l’umiliazione dell’insabbiamento delle responsabilità e degli aumenti degli stipendi degli amministratori delle banche.

Che la manifestazione si sia svolta in maniera pacifica e senza pericolo alcuno per l’ordine pubblico e per l’incolumità delle persone; che il lancio di uova ed ortaggi - simbolo delle proteste che si sono svolte in tutta Europa e mai sono state represse con violenza - era modesto e puramente simbolico e comunque inidoneo ad arrecare danno alle persone.

Che, comunque, l’eventuale danneggiamento dell’intonaco dell’abitazione del dott. Zonin è reato perseguibile a querela di parte che non giustifica l’intervento violento da parte delle forze di polizia;

Che dai filmati pare non vi sia stato nessun avvertimento ed ordine di arretrare impartito ai manifestanti e che la carica della polizia sia stata senza preavviso ed improvvisa;

Che le violente percosse inferte dalla polizia, con colpi dall’alto in basso, evidenziano una ingiustificata volontà di fare male; esprime la propria solidarietà ai manifestanti di Gambellara ed augura pronta e completa guarigione ai feriti e auspica che le forze dell’ordine prendano atto del grave errore commesso e prendano atto che se ci sono delle parti offese in questa vicenda delle banche, sono i risparmiatori e tutti i cittadini e sono costoro che debbono essere tutelati e protetti.