Protesta a Venezia dei farmacisti veneti, da 4 anni fermi nonostante il concorso vinto; in tutto 224 di cui 46 a Vicenza
Martedi 18 Ottobre 2016 alle 17:13 | 1 commenti
«Veneto bloccato, Veneto arretrato» hanno gridato lunedì 17 ottobre i farmacisti vincitori del concorso straordinario, risalente a novembre 2012, che avrebbe dovuto assegnare 224 nuove farmacie in tutta la regione, 46 nella provincia di Vicenza e 5 nel solo capoluogo berico. Da allora niente è stato fatto, denuncia la dottoressa Gianna Vido, scesa nel capoluogo regionale a protestare insieme ad altri colleghi. Secondo la farmacista le lungaggini sarebbero dovute in parte al numero di ricorsi presentati, spesso da titolari di farmacie già avviate, in parte all’eccessiva prudenza dimostrata dalla Regione Veneto nei confronti dei ricorrenti. In ultima analisi, precisa Vido, “non esistono impedimenti giuridici per l’assegnazione delle nuove farmacie a coloro i quali hanno vinto un concorso pubblicoâ€.
In serata è arrivata la risposta dell’Assessore regionale alle Politiche Sanitarie, Luca Coletto, che aveva accolto già nel pomeriggio una delegazione di manifestanti. “La Giunta regionale†ha dichiarato Coletto, “ha già approvato la delibera che dà il via all’assegnazione agli aventi diritto di circa 200 farmacie in tutto il Veneto. Le procedure partiranno tendenzialmente a fine ottobre, primi di novembre compatibilmente anche con la disponibilità del Ministero della Salute cui fa capo la gestione della Piattaforma informatica specificamente predispostaâ€.
L’Assessore regionale ha respinto al mittente l'accusa di presunto ritardo: i ricorsi presentati a vari livelli, da quello comunale fino alla Corte Costituzionale, hanno determinato un panorama d’incertezza che la Regione avrebbe affrontato, secondo Coletti, con “serietà e trasparenzaâ€, dimostrando "la giusta attenzione al futuro di tanti farmacisti, perlopiù giovani". Un futuro che "deve essere garantito e il meno incerto possibile", almeno nelle intenzioni dell'Assessore, ma che stenta a diventare un presente per la dottoressa Vido e molti suoi colleghi.
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