Protesi Pip, Codacons: espianto e reimpianto a Montecchio a carico Ssn
Mercoledi 2 Maggio 2012 alle 17:11 | non commentabile
Codacons Veneto - Le donne residenti nel Veneto che hanno subito un impianto al seno con protesi Pip, potranno chiedere l'espianto delle stesse e il reimpianto, tutto a carico del Servizio Sanitario Nazionale. Lo comunica il Codacons, dopo che il Tar del Lazio, accogliendo il ricorso dell'associazione, ha ordinato al Ministero della salute di rivedere e correggere l'ordinanza con cui fissa dei limiti eccessivi all'espianto e al reimpianto delle protesi Pip.
Grazie alla decisione del Tar - spiega il Codacons - tutte la pazienti potranno chiedere la sostituzione delle protesi anche in assenza di danni fisici o precise indicazioni del medico. Sarà sufficiente il timore di possibili ripercussioni per la salute a giustificare un intervento a carico del SSN. "Stiamo già fornendo assistenza legale a oltre 180 pazienti che si sono viste impiantate protesi Pip, e che chiedono di essere risarcite per i danni subiti e lo stress psicologico - aggiunge il Presidente Carlo Rienzi - Invitiamo tutte le donne del Veneto che abbiano subito l'impianto di Pip a rivolgersi alla nostra associazione per chiedere giustizia e ottenere 10.000 euro ciascuna di risarcimento nei confronti del produttore e dei Ministeri della Salute e dello Sviluppo economico, in relazione all'omessa vigilanza da parte delle istituzioni". Per aderire all'azione è sufficiente collegarsi al sito www.codacons.it e seguire le istruzioni riportate. Ecco intanto i centri individuati da una apposita delibera regionale che indica le strutture dove rivolgersi per l'espianto ed il reimpianto: Unità operativa Complessa di Senologia dell'ospedale di Montecchio Maggiore dell'Azienda ULSS n. 5 Ovest Vicentino