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Prostituzione e crisi Lametal, Bizzotto interviene in Europa

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 16 Novembre 2013 alle 15:09 | 0 commenti

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On. Mara Bizzotto, LN - La prostituzione va regolamentata in maniera uniforme in tutta l'Unione Europea. Riaprire le case chiuse in apposite aree o quartieri, secondo precisi protocolli medico sanitari, e tassare la prostituzione come una qualunque forma di lavoro dipendente, autonomo o cooperativo: questa è la strada da seguire per aumentare le entrate nelle casse dello Stato, tutelare la salute pubblica e combattere efficacemente la piaga della prostituzione da strada.

Sempre più in mano ad organizzazioni criminali extracomunitarie e dell'Est-Europa ".

Questa la proposta che l'europarlamentare leghista Mara Bizzotto, responsabile federale del dipartimento Europa della Lega Nord, ha presentato ufficialmente alla Commissione UE, attraverso un'interrogazione parlamentare.

"Secondo la Commissione Affari sociali del Parlamento italiano, nel nostro Paese le prostitute sono oggi quasi 70mila e producono un volume d'affari stimabile in decine di miliardi di euro - spiega l'eurodeputata Bizzotto - Tassando la prostituzione, come avviene ad esempio in Germania, Belgio e Olanda, potremmo coprire tranquillamente la cancellazione dell'Imu sulla prima casa, evitare la stangata della Tares o l'aumento dell'Iva o abbassare tutta una serie di altre imposte".

"E' inutile nascondere la testa sotto la sabbia, la prostituzione è purtroppo un fenomeno che esiste da sempre e che sempre esisterà: perché allora non regolamentarla? - si chiede l'on. Bizzotto - In Italia, a 50 anni dalla Legge Merlin che ha disposto la chiusura delle case chiuse, i problemi di ordine pubblico legati allo sfruttamento della prostituzione si sono moltiplicati: le organizzazioni criminali, spesso di origine straniera, continuano a gestire illegalmente il business della prostituzione, mentre chi esercita questa professione volontariamente non paga nessuna tassa e non è soggetto a nessun controllo sanitario".  

"In tutta Europa ci sono diversi paesi (Austria, Belgio, Germania, Grecia, Lettonia, Olanda, Regno Unito e Ungheria) che hanno scelto di regolamentare il settore e di tassare le prostitute, trattando il mestiere più antico del mondo come una qualsiasi altra professione - osserva l'on. Bizzotto - E' giunto il momento di sdoganare questo tabù anche nel nostro Paese, abrogando una legge che ormai è del tutto superata e inadeguata rispetto alla realtà di oggigiorno".

"Sono fermamente convinta che bisogna affrontare la questione in sede europea, coinvolgendo tutti gli Stati Membri - conclude Mara Bizzotto - Serve una legislazione comune in grado di regolamentare in maniera uniforme all'interno dell'UE il fenomeno della prostituzione, sia per aumentare le entrate nelle casse dello Stato e degli Enti locali in questo momento di crisi economica, sia per combattere le organizzazioni criminali che gestiscono il racket della prostituzione da strada".

 

Il caso della Lametal di Valstagna arriva nelle aule del Parlamento Europeo. A portare la questione all’attenzione di Bruxelles è l’europarlamentare Mara Bizzotto, vicesegretaria veneta della Lega Nord, che proprio questa mattina ha incontrato i lavoratori al presidio permanete organizzato presso lo stabilimento di Valstagna.

“Sono qui per manifestare la mia vicinanza e la mia solidarietà ai 35 lavoratori della Lametal e alle loro famiglie che stanno vivendo l’incubo della disoccupazione e il dramma di rimanere in mezzo ad una strada – ha detto l’eurodeputata Bizzotto nel suo incontro con gli operai a Valstagna, dove da giorni è in atto questa forma di protesta.

"La tutela dei posti di lavoro deve essere la vera priorità di ogni Istituzione e di ogni livello di Governo – ha affermato l’europarlamentare Bizzotto rivolta agli operai - E dato che nel vostro caso siamo di fronte ad una proprietà che non rispetta i patti, che da mesi non vi paga lo stipendio e che ora vorrebbe pure chiudere la fabbrica, fate benissimo ad organizzare questo tipo di protesta. Noi siamo al vostro fianco e appoggiamo totalmente la vostra battaglia: ed è ora che tutte Istituzioni, di ogni ordine e grado, facciano la loro parte su questa questione”.

“Già lunedì mattina presenterò un’interrogazione urgente alla Commissione UE sul caso della Lametal – conclude l’eurodeputata Mara Bizzotto -  E’ necessario agire in fretta per cercare di scongiurare quella che sarebbe una ferita terribile per il tessuto socio economico della Valbrenta e dell’intero territorio bassanese: e su questo è indispensabile l’impegno trasversale di tutti i soggetti politici, istituzionali ed economici che operano nel nostro territorio”.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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