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Prosecco, Scarabel (M5S): "Stop all'introduzione di vigneti da fuori regione, ecco come potremmo fare"

Di Note ufficiali Domenica 11 Giugno 2017 alle 10:10 | 1 commenti

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I consorzi di tutela del Prosecco lanciano l'allarme: molti coltivatori "importano" vigneti da fuori regione approfittando di una lacuna normativa, aggirando i divieti con i diritti di reimpianto. "Bisogna porre un freno a questa situazione, anche se quantità fa rima con qualità, nella realtà una penalizza l'altra - avverte il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Simone Scarabel - se c'è da soddisfare una richiesta crescente del mercato, la prima scelta da fare è verso il biologico e quindi si potrebbero subordinare le nuove richieste a una produzione bio". "I consorzi lo sanno, i numeri parlano chiaro, e sottovoce stanno facendo qualcosa - ammette l'esponente del Movimento 5 Stelle - non posso dire di no, ma certo non basta perché questo treno è troppo veloce e quindi servono freni robusti per non farlo deragliare".

"Non possiamo ripetere gli errori del passato - continua Scarabel - , mi sembra di rivedere la corsa "al capanon" e alle centinaia di piccole zone industriali e artigianali che adesso sono semideserte. Un altro criterio potrebbe essere di vincolare gli ampliamenti solamente a chi ha già altre colture in atto, come seminativi, prati o frutteti in modo proporzionale in base alla superficie. Altrimenti rischiamo di vedere il paesaggio veneto trasformato in un'unica, immensa monocoltura del vigneto e questo non va affatto bene".
"Non possiamo certo immaginare un Veneto interamente dedicato alla viticoltura - avverte il consigliere - sarebbe uno stravolgimento, anche dal punto di vista storico e culturale, del settore agricolo regionale. Per non parlare della scomparsa della biodiversità e della modifica del paesaggio".
"Abbiamo una fortuna, il Prosecco va alla grande - conclude Scarabel - possiamo dire che è il nostro petrolio. Dovremmo fare come gli arabi, che con i guadagni dell'oro nero investono pesantemente nelle rinnovabili e nel loro sviluppo. Noi dobbiamo puntare sempre di più ad una viticoltura sostenibile e ai miglioramenti tecnologici che vanno verso una riduzione della chimica, al mantenimento delle altre qualità tipiche venete come il raboso, e alla cura delle altre colture per la biodiversità. Ma anche come paracadute in caso di annate difficili come questa".


Commenti

Inviato Domenica 11 Giugno 2017 alle 12:25

Di lacune legislative, ve ne sono tante che non proteggono la Produzione Indigena. Molti, troppi, fanno quello che vogliono. Capiterà come al Vino Novello, affogato in un mare di contraffazioni. Ma i produttori perché vogliono guadagnare tanto e subito? Perchè non pensano a lunga scadenza? Prendiamo il caso del Clinto o Clinton (americano o meno) dalle nostre parti piace, perché una legge anni 40 ne vieta la commercializzazione in Italia, mentre in altri paesi europei lo si vende e lo si beve? Mi aspetterei un interesse da parte dei 5 stelle che non sia sempre PRE ELETTORALE: Grazie.
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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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