Proposta regionale per la gestione di terre e rocce da scavo da piccoli cantieri
Mercoledi 23 Gennaio 2013 alle 11:29 | 0 commenti
Regione Veneto - Una proposta di regolamentazione per la gestione delle terre e rocce da scavo, provenienti dai cantieri definiti di piccole dimensioni, è stata trasmessa dalla giunta regionale alla settima commissione consiliare per l'espressione del parere di competenza: Ne dà comunicazione l'assessore regionale alle politiche ambientali, relatore del provvedimento, precisando che la proposta prevede procedure semplificate e modalità di esecuzione dei controlli che da una parte danno attuazione agli obblighi di verifica della qualità ambientale sui materiali (accertando in sostanza l'assenza di sostanze contaminanti nelle terre), dall'altra garantiscono agli operatori del settore tempi e procedure. Il provvedimento, che sarà approvato in via definitiva una volta acquisito il parere della commissione consiliare, fa riferimento all'entrata in vigore il 6 ottobre 2012 del decreto 10 agosto 2012, n. 161 "Regolamento recante la disciplina dell'utilizzazione delle terre e rocce da scavo" (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 221/2012), emanato dal Ministero dell'Ambiente di concerto con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.Â
Questo ha comportato l'immediata abrogazione delle disposizioni normative di riferimento per l'utilizzo, come sottoprodotti, delle terre e rocce da scavo. Ma ha comportato anche - spiega l'assessore all'ambiente - il venir meno del presupposto normativo della deliberazione di giunta 8 agosto 2008, n. 2424, con la quale la Regione del Veneto ha disciplinato le "Procedure operative per la gestione delle terre e rocce da scavo" in attuazione delle norme nazionali abrogate.Â
Nella sostanza, si è creata una situazione di "vuoto" normativo per quanto riguarda la gestione delle terre per volumi fino a 6000 mc., cioè le movimentazioni di terra di piccoli cantieri per le quali era previsto che lo Stato tramite i ministeri competenti emanasse un apposito regolamento. Contrariamente a quanto era stato assicurato in occasione dell'emanazione del DM 161/2012, il regolamento non è ancora stato adottato, creando incertezza nelle imprese di settore, per non incorrere in sanzioni per gestione non autorizzata o non conforme di materiali. Associazioni di categoria, Confindustria, ANCE, Confartigianato ed Enti territoriali hanno inviato richieste di intervento alla Regione proprio per sopperire a questa situazione. Di qui la proposta di regolamentazione predisposta dalla giunta regionale.
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