Quotidiano | Categorie: Agricoltura

Progetto Winezero: Veneto sempre più rispettoso dell'ambiente

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 31 Marzo 2014 alle 17:36 | 0 commenti

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Regione Veneto  -  valutazioni oggettive l'impronta carbonica della filiera vitivinicola, in modo da sapere come incide sull'ambiente l'intero processo di filiera, dalla coltivazione del vigneto alla bottiglia tappata ed etichettata. L'obiettivo è verificare se si può parlare davvero di viticoltura conservativa e sostenibile e, di conseguenza, come intervenire sui diversi segmenti per ottenere il più basso impatto nella produzione di vino al consumo.

I primi risultati della ricerca saranno presentati a Vinitaly lunedì 7 aprile prossimo, alle 11,30, nello stand istituzionale della Regione del Veneto (Padiglione 4, Spazi D4 E4). Il progetto coinvolge il Consorzio Vini Venezia, in collaborazione con il Consorzio Prosecco DOC, e una serie di aziende coordinata dall'università di Padova e viene realizzato mediante una stazione avanzata di monitoraggio, istallata a Lison (VE).
"Questa iniziativa viene realizzata con la più ampia adesione dei produttori, che ne sono sostanzialmente gli animatori - ha spiegato l'assessore all'agricoltura del Veneto - e rappresenta l'orizzonte ambientale prossimo di questo e di altri settori agricoli, scavalcando il puro e semplice concetto di "prodotto biologico" che pure rappresenta un obiettivo sempre più perseguito anche nella nostra Regione. C'è in questo una convinzione etica ma non solo, perché valorizzare il proprio prodotto perché a basso impatto aziendale è elemento di promozione che rende economicamente".
A fianco a questa nuova progettualità,cresce nel Veneto anche la produzione agricola biologica: i dati ufficiali più recenti parlano di 1.800 imprese totali che vi si dedicano, a fronte delle 1.163 del 2000 e alle 1.652 nel 2011. In questo scenario, peraltro, l'incidenza delle aziende vitivinicole nel totale delle imprese bio del Veneto è tre volte la media nazionale. Nello specifico, su 17.000 ettari coltivati a biologico, circa 2.500 sono dedicati al vigneto, il 14,7% del totale, contro il 4,5% medio italiano. Sta inoltre crescendo il numero di quanti si occupano di lavorazione, confezionamento, distribuzione e vendita del vino biologico: complessivamente si stima che nella filiera vitivinicola il numero di operatori interessati sia di circa 400 unità, delle quali la metà sono imprese specializzate. Sui 75 mila ettari totali coltivati a vite nella regione, il biologico incide per quasi il 3,5 per cento e anche in questo caso il dato è in forte crescita, sulla spinta della nuova regolamentazione comunitaria sul "vino biologico", entrata in vigore nel 2012. Tra l'altro, diversi produttori, soprattutto nel Veneto Orientale e nel veronese, si sono per così dire "associati", utilizzando, pur nella loro individualità, le aree confinanti per evitare eventuali negativi fenomeni di deriva dei mezzi tecnici o contaminazioni da produzioni vicine non biologiche.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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