Profughi, Zaia: Europa egoista a che serve? Non sono euroscettico ma euroarrabbiato
Martedi 12 Aprile 2011 alle 18:48 | 0 commenti
Luca Zaia, Regione Veneto -  "Oggi stiamo assistendo ad una autentica porcheria. L'Europa dovrebbe essere cassa di compensazione e di mitigazione delle cosiddette piccole patrie. Se non ci riesce vuol dire che l'Europa non fuziona". Lo ha detto oggi il presidente del Veneto Luca Zaia, rispondendo alle domande dei giornalisti durante l'incontro con la stampa al termine della Giunta regionale.
"L'Europa sta scaricando questo fenomeno migratorio direttamente sull'Italia. Questa non è coerenza, non è rispetto degli accordi, ma soprattutto non è Europa. Noi continuiamo a dire che i clandestini se ne devono tornare a casa. I profughi devono invece avere assolutamente una risposta - ha ribadito Zaia - è gente, comprese donne e bambini, che scappa dalle guerre, dalla persecuzione e dalla fame. Non stiamo ingigantendo nulla: i giornali internazionali stanno parlando di una massa di 450 mila personE che si stanno spostando dalla Libia alla Tunisia; se prendono la via del mare, ce li ritroviamo tutti nelle nostre strade. A me sembrava ragionevole che l'Europa assumesse un ruolo di coordinamento e di risposta ai profughi che arrivano dal Nord Africa: se ne hanno diritto è giusto che abbiano ospitalità in tutti i Paesi europei".
"Non si può pensare che l'Italia possa diventare una sorta di centro di prima accoglienza a favore dell'Europa. I profughi nel nostro Paese sono attualmente 2500; c'è UN piano per sistemarne 50 mila che oggi non ci sono; nel Veneto stiamo lavorando per prima accoglienza di 200 - 300 persone - ha detto ancora Zaia - donne e bambini da sistemare in maniera sicura e diffusa, anche mediante intese con associazioni caritatevoli che possono garantire una rete sul territorio che non sia impattante. Niente tendopoli né casermoni ripienI di gente: in questo momento non abbiamo questa necessità "
"Non sono euroscettico, sono euroarrabbiato - ha proseguito il presidente del Veneto -e penso che l'Europa stia perdendo, ora dopo ora, una buona occasione per dimostrare di essere una realtà politica. Non lo ha dimostrato durante la crisi del 2008, dove i singoli Stati si sono mossi prima e non lo sta dimostrando ora di fronte a questo esodo biblico. Del resto - ha concluso Zaia - da un'Europa che sembra avere come unico obiettivo di sostenere le multinazionali degli ogm dovremmo chiamarci fuori".
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