Profughi in festa con i parrocchiani del quartiere San Bortolo. Un pranzo per dare un calcio a polemiche e differenze culturali
Lunedi 22 Maggio 2017 alle 10:29 | 0 commenti
Appena si cita l'Hotel Adele vengono in mente i richiedenti asilo ospitati nella struttura che, secondo alcuni, creano scontento a residenti e commercianti di via Medici per la massiccia presenza e la presunta mancanza di sicurezza. Venerdì scorso il movimento Vicenza ai Vicentini ha presentato una petizione al Comune di Vicenza con 400 firme raccolte tra chi in via Medici abita o lavora e si lamenta della presenza dei profughi nell'hotel. C'è chi però non ha affatto problemi di convivenza con loro e per questo domenica è stata organizzata una festa tra i residenti della parrocchia di San Bortolo Cuore Immacolato di Maria e i profughi ospitati nell'albergo.
Questo è stato fatto, molto probabilmente, per dare una risposta alla petizione. Il pranzo è stato un momento conviviale che ha permesso alla gente di relazionarsi senza problemi con i profughi. Un modo per far capire che la convivenza è possibile e che i richiedenti asilo possono essere integrati nella società anche se hanno una cultura diversa.
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