Profughi, Giuliari: 15 trasferiti dai Paolini, 7 somale dalle Poverelle di Santa Chiara
Lunedi 30 Maggio 2011 alle 16:43 | 0 commenti
Comune di Vicenza - Sono stati trasferiti in mattinata nelle stanze messe a disposizione dalla Società San Paolo i 15 profughi temporaneamente ospitati all'Hotel Adele. "Già venerdì pomeriggio - racconta l'assessore alla famiglia e alla pace Giovanni Giuliari - erano stati accompagnati dai Paolini per dare una mano a sistemare le camere nell'ala della struttura a loro riservata. Il trasferimento non ha avuto nessun problema e il gruppo si è reso da subito disponibile a fare la propria parte nelle operazioni di trasloco, in modo responsabile e collaborativo".
Dal 10 giugno, come annunciato, si trasferiranno nella stessa sede anche i 20 stranieri che ancora dormono all'istituto Salvi dell'Ipab. Nel frattempo i due gruppi continueranno a partecipare alle iniziative di integrazione, dai corsi di italiano ai momenti di socializzazione, mentre in questura proseguiranno le pratiche relative alle richieste di status di rifugiati politici.
Nel fine settimana, nel frattempo, sono arrivate in città anche alcune donne: la prefettura ha assegnato all'istituto Poverelle di Santa Chiara 7 somale di lingua araba. Una ha un figlio piccolo.
"Su richiesta delle suore - dichiara l'assessore - abbiamo messo a disposizione dell'istituto una mediatrice culturale dell'Unione degli immigrati, in modo da cominciare ad affrontare anche con queste donne il percorso di accoglienza, a partire dal superamento dell'ostacolo della lingua. Nell'ottica della collaborazione che ha contraddistinto tutte le fasi del nostro impegno, mercoledì mattina ci incontreremo con i referenti degli istituti religiosi che ospitano le donne e i bambini, per proseguire con progetti di inserimento ben organizzati, a vantaggio sia dei profughi, sia della comunità che li ospita".
"Con l'organizzazione dell'ospitalità delle donne, che in tutto non dovrebbero raggiungere la quindicina, - conclude l'assessore Giuliari - Vicenza ritiene di aver risposto in modo definitivo e al meglio alle richieste della Prefettura. Non solo fornendo un luogo sicuro dove dormire al numero di persone quantificato per la città , ma soprattutto organizzando un'accoglienza completa che dia una mano concreta a queste persone per la costruzione di un nuovo progetto di vita".
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.