Quotidiano | Categorie: Politica

Profughi, frecciata di Variati a Renzi: "Su questo tema dice stupidaggini"

Di Edoardo Pepe Lunedi 10 Agosto 2015 alle 14:38 | 1 commenti

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Dopo il caso dei disordini di Treviso, che ha portato alla sostituzione immediata del prefetto, il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha lasciato intendere di voler sempre più esautorare i prefetti per mettere la gestione dell'emergenza profughi nelle mani dei sindaci. Ma il sindaco di Vicenza Achille Variati non ci sta, e, pur essendone stato uno dei più entusiasti estimatori della prima ora, lancia ora un affondo di inusitata durezza all'ex collega di Firenze. "Su questo tema Renzi sbaglia, dice una stupidaggine".

La frecciata è partita questa mattina a Santorso, dove si presentava il nuovo Protocollo d'intesa ideato per creare una "rete per l'accoglienza diffusa di richiedenti asilo e rifugiati nel territorio provinciale". Uno strumento attraverso cui i comuni sottoscrittori - per ora sono 26 quelli che hanno dato la loro adesione, tutti dell'Alto Vicentino - si impegnano con la Prefettura di Vicenza a rendere disponibile la propria capacità di accoglienza e i propri servizi, sulla base di un'offerta ricettiva calcolata indicativamente sulla base del parametro di 1 richiedente asilo ogni 1000 abitanti. Un documento, per ora ancora in bozza ma che verrà presto definito, che ha la finalità di gettare le basi per nuove condizioni più favorevoli alla gestione dell'emergenza profughi, coinvolgendo in prima persona i sindaci che vorranno finalmente "metterci la faccia", offrendo cioè le strutture ricettive del loro territorio senza "subire" decisioni calate dall'alto, ma avendo in cambio la certezza che i numeri di persone da accogliere sarà sempre controllato e limitato, oltre che equamente distribuito tra tutti i comuni aderenti all'intesa.
Un cambio di passo e, forse, di mentalità. Ora tutto dipenderà da quanti sindaci della provincia vorranno apporre la propria firma sul documento.
Alla presentazione erano presenti, oltre al Presidente della Provincia e sindaco di Vicenza Achille Variati, il prefetto di Vicenza Eugenio Soldà, il questore Gaetano Giampietro, il sindaco di Santorso Franco Balzi e diversi altri sindaci dell'alto vicentino.
"È da un anno che discutiamo di questo tema" ha detto il prefetto Soldà. "Ora è stato attivato un percorso, un passo in avanti per la gestione dell'emergenza. Questa intesa ci permette di individuare più agevolmente quante persone possono essere accolte in un determinato comune. Questa emergenza è soggetta a molte variabili, che cambiano di ora in ora, per questo è importante avere un minimo di progettazione".
Freddezza da parte di Achille Variati, che si dice ancora incerto sulla possibile adesione all'intesa da parte del Comune di Vicenza. "Vorrei capire bene quali sono i vantaggi per i comuni che dovessero firmare. Una volta esauriti i posti disponibili siamo sicuri che i profughi verranno assegnati anche ai comuni che non hanno firmato l'intesa? Altrimenti chi sbraita e chiude le porte del proprio comune ne avrebbe un vantaggio, mentre chi decide di collaborare si vedrebbe caricato della parte più pesante dell'accoglienza".
"Sul tema ci sono norme che vanno riviste, perché se andiamo avanti in questo modo temo che si arriverà ad un autunno molto difficile, carico di possibili tensioni" - ha proseguito Variati. "Le barche che arrivano in Italia non possono più essere automaticamente accolte, perché la stragrande maggioranza di chi sbarca non ha diritto all'asilo. Queste persone vanno aiutate il più possibile nei paesi da cui provengono, e anche i controlli vanno fatti in terra africana. Inoltre le regole sulle espulsioni sono debolissime: uno può delinquere e resta tranquillamente a piede libero sul territorio. Chi viene sorpreso a delinquere deve essere mandato in un Cie (Centro di identificazione ed espulsione) e lì trattenuto in regime detentivo".
Il presidente della Provincia si lancia poi nell'accusa del "business dell'accoglienza". "I famosi 35 euro al giorno a profugo cominciano a pesare rispetto alle difficoltà e alla miseria che devono affrontare tanti cittadini italiani, è ovvio che i confronti diventano immediati".
Infine la stoccata di Variati al presidente del Consiglio, che rende chiaro come sul tema dell'accoglienza dei rifugiati le divisioni siano ancora profonde, anche all'interno degli stessi schieramenti politici.

Comune di Vicenza

Immigrazione, Variati: "Comuni pronti a fare la propria parte come prevede la Costituzione, ma lo Stato deve cambiare le norme che regolano un sistema inefficiente"


"Accogliere chi ha diritto alla protezione internazionale perché è fuggito da guerre e persecuzioni nel proprio Paese è un dovere sancito dagli accordi internazionali e dalla Costituzione italiana. I Comuni sono pronti a fare la propria parte, ma lo Stato deve cambiare le regole perché il sistema attuale è fallimentare".


È il commento del sindaco Achille Variati al termine dell'incontro di questa mattina sull'accoglienza dei richiedenti protezione internazionale a Santorso a cui hanno partecipato il prefetto Eugenio Soldà, il questore Gaetano Giampietro, i sindaci del territorio, la Provincia di Vicenza, i rappresentanti delle cooperative e del mondo del volontariato che si occupano della gestione dell'accoglienza e altre realtà del territorio attive nel settore.

"Chiedo al prefetto, che ringrazio per l'impegno preso per una distribuzione sostenibile sul territorio, di sollecitare su questo tema il ministro Alfano a cui io stesso scriverò personalmente anche in veste di presidente dell'Unione delle Province d'Italia - dice il sindaco -. Le norme vanno riviste: in primis, è necessario che venga stabilito in tempi brevi chi ha diritto a rimanere in Italia in base ai trattati internazionali sulla protezione umanitaria e chi invece non ha questo diritto. Attualmente la media italiana è di 215 giorni e con i ricorsi si può arrivare a quattro anni: una tempistica così lunga da essere inaccettabile. Inoltre bisogna fare in modo che chi è richiedente asilo e delinque, perda la possibilità di ottenere lo status di rifugiato e venga subito allontanato dal territorio dove si trova e custodito in un centro di identificazione ed espulsione; il messaggio deve essere chiaro: se non rispetti i doveri fissati dalla legge italiana, perdi anche i diritti".

"Infine, la prefettura deve vigilare sugli affitti degli appartamenti per i profughi che in alcuni casi vengono pagati da chi gestisce l'accoglienza due o tre volte il prezzo di mercato, alimentando quindi un business sulla pelle dei disperati con soldi pubblici - conclude il sindaco -. Nella distribuzione dei richiedenti asilo e rifugiati sul territorio, oltre al limite dell'1 per mille (un richiedente asilo ogni mille abitanti) su cui stanno lavorando Comuni e prefettura - una soluzione certamente ragionevole -, bisogna anche tenere conto del numero di stranieri già residenti in quel territorio per avere un'accoglienza sostenibile, diffusa e per piccoli gruppi, evitando quindi assembramenti e concentrazioni eccessive. E bisogna fare anche in modo che tutti i richiedenti asilo siano impiegati in lavori socialmente utili o di altro tipo e non rimangano inattivi ad aspettare l'esito della loro domanda di protezione: senza lavoro, una parte di loro rischia di finire nei giri della delinquenza. Ai sindaci che dicono "no" e basta all'accoglienza di rifugiati e richiedenti asilo, ricordo che non hanno questo potere di veto e quindi stanno prendendo in giro i loro cittadini".

 

 


Commenti

Inviato Martedi 11 Agosto 2015 alle 08:26

Si aveva avuto sentore della fine dell'idillio tra Variati e Renzi allorché il capo del governo scelse la Moretti come candidata.
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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