Profughi, Donazzan: Forze dell'ordine al collasso, a rischio la sicurezza città venete
Venerdi 10 Ottobre 2014 alle 14:59 | 0 commenti
“Non possiamo più accogliere nessuno†il grido di Elena Donazzan, vicentina e assessore regionale del Veneto, è rivolto alle ricadute sul territorio veneto, sia sul piano della gestione che su quello della sicurezza, della questione profughi. Di seguito le sue riflessioni.
“Le politiche sull'immigrazione ideate dal Governo Renzi si stanno rivelando sempre più un fallimento: 150 mila clandestini sbarcati finora in Italia, 3 mila morti nei naufragi, più di 100 milioni di euro dei contribuenti italiani spesi per Mare Nostrum, i nostri servizi segreti che segnalano la possibilità che terroristi si infiltrino insieme ai clandestini, il rischio della diffusione di pericolosissime malattie e le nostre città avvolte nel degrado. È assolutamente necessario mettere fine a questo spettacolo indegnoâ€.
“Ogni giorno in Veneto – rileva Donazzan – personale delle forze dell’ordine viene impiegato per fronteggiare una situazione giunta al collasso e quindi “distratto†dal normale servizio d’istituto di prevenzione dei crimini, controllo del territorio e soccorso pubblico.
Gli agenti di polizia, infatti, nonostante la carenza di organico e la mancanza di mezzi adeguati, gestiscono con grande professionalità la situazione che a quanto pare non può più essere gestita con sistemi ordinariâ€.
“Gli immigrati che sbarcano sulle coste del Mediterraneo – prosegue l’Assessore regionale – vengono smistati nelle nostre città per essere accolti e identificati con un impiego di uomini e risorse straordinario. Oltretutto non sono isolati i casi di profughi e clandestini che oppongono resistenza passiva al fotosegnalamento o che fuggono indisturbati dalle strutture di accoglienza creando una serie di problematiche operative per gli agenti impiegati e per la sicurezza della collettività â€.
“Le forze dell’ordine, i nostri territori e tutti i cittadini stanno pagando le conseguenze di una gestione miope ed inidonea dell’emergenza profughi e clandestini da parte del Governo Renzi e dell’Europa, che non fa altro che rassicurarci a parole ma che poi ci lascia soli in balia di un esodo disumano e senza fine. Non bisogna dimenticare, infine, che oggi chi arriva in Veneto trova una regione con 200 mila disoccupati e con il 25% degli stranieri senza lavoro. In questo contesto – chiosa Donazzan – è impossibile garantire un percorso di inserimento per questi disperati. Non possiamo più accogliere nessunoâ€.
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