Profughi, Bergamin: umanità prima di tutto, le risorse si possono trovare
Venerdi 20 Maggio 2011 alle 10:58 | 0 commenti
Marina Bergamin, segretaria generale Cgil Vicenza - "E' sconcertante e perfino imbarazzante la rissa aperta tra Istituzioni per l'accoglimento di 250 profughi in Provincia di Vicenza. Alcune Amministrazioni stanno dando del territorio vicentino - non solo di loro stesse quindi, ma di tutti noi - un'immagine desolante, come se il Vicentino fosse fuori ed estraneo alle vicende tragiche della storia, fuori ed estraneo alle responsabilità che derivano ad un Paese che resta tra le prime potenze industriali.
Il Veneto e Vicenza, sono territori in crisi, certo, ma restano pur sempre territori con un buon tenore di vita: a questo popolo di 866.000 abitanti, di 121 Comuni, fanno spavento 250 persone fuggite dalla guerra e dalla miseria. Lampedusa si fa rispettare per civiltà e compostezza a noi sconosciute.
Invitiamo la Provincia e i Comuni tutti a maggior dignità e responsabilità e a esercitare la Politica nobile, quella che sa guardare oltre il tornaconto elettorale e sa spiegare ai suoi cittadini gli sconvolgimenti profondi che stanno sconquassando larghe parti di un mondo a noi vicino. Assicurata salute e sicurezza dei profughi e di chi li accoglie, le risorse vanno trovate, perché c'è una cosa che uno stato civile deve preservare prima di tutto: le vite in pericolo di uomini, donne e bambini. Si chiama umanità .
Certo, sappiamo che il pesante taglio ai trasferimenti verso i Comuni ha messo in croce le Amministrazioni, sappiamo che la crisi non è finita e lavoratori e pensionati sono in difficoltà e che il Patto di stabilità è stringente in maniera indifferenziata: ma i problemi vanno affrontati ad uno ad uno, vanno rivendicate politiche e risorse a Roma e non si devono mettere in contrapposizione i bisogni della povera gente. In quanto alle risorse, redditi altissimi, rendite, grandi patrimoni e grandi evasioni, anche durante la crisi, hanno resistito: spetta alla politica andarli a scovare ed equamente (nè di più nè di meno) tassarli per redistribuire a vantaggio delle comunità ".
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