Profughi afghani a Vicenza da Gorizia, Zaia: mancanza rispetto per istituzioni locali
Giovedi 20 Novembre 2014 alle 15:16 | 0 commenti
L’arrivo di 20 profughi afghani a Vicenza, che sarebbe stato effettuato sulla base di un accordo tra il Ministero dell’Interno e le Prefetture di Gorizia e Vicenza, ha generato la dura reazione del Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia: “l’accordo tra Ministero e Prefetture è il segno della mancanza di rispetto per istituzioni locali e territoriâ€.
Le dichiarazioni complete di Zaia:
“La soluzione del giallo sarebbe che tre Istituzioni Statali, un Ministero e due Prefetture, hanno preso una decisione così impattante senza coinvolgere le Istituzioni locali e i territori, che poi devono farsi carico dell’intero problema. A prescindere dalla legittimità , sulla quale non entro, in questa vicenda c’è tutta la mancanza di rispetto che da tempo si evidenzia da parte dello Stato Centrale nei confronti delle Autonomie Localiâ€.
“Ancora una volta – aggiunge Zaia – lo Stato decide e i territori subiscono. Già era estremamente problematico sul piano organizzativo e sociale gestire la migrazione-caos di Mare Nostrum/Triton – prosegue il Governatore – e ora scopriamo che tocca a noi occuparci anche di un altro tipo di profughi, naturalmente respinti da altri Paesi di un’Europa solidale a parole e razzista nei fattiâ€.
“Qualche nave, qualche soldo e poi sono affari vostri – aggiunge Zaia – è la non soluzione di un problema chiarissimamente internazionale come queste migrazioni accettata supinamente da Renzi, forse troppo impegnato a farsi promuovere col sei meno meno dalla Merkel il compitino sui conti per avere il coraggio di fare la voce grossa su un problema che peserà ancora a lungo sui territori, sugli italiani e sui venetiâ€.
“I Veneti – conclude Zaia – sono gente determinata ma mite, consapevole dei propri diritti ma rispettosa delle leggi e ancora non sono accaduti incidenti e scontri come in altre parti d’Italia, ma non si tiri troppo la cordaâ€.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.