Quotidiano | Categorie: Sanità

Proclamato lo stato di agitazione dalle Rsu dell'Ulss 6 per il nuovo Piano delle assunzioni

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 17 Giugno 2011 alle 12:01 | 0 commenti

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Rappresentanze Sindacali Unitarie Ulss 6 (Cgil  Cisl  Uil  Nursind  Usb  Fsi)  -  No al precariato delle professioni sanitarie. Stato di agitazione comunicato al Prefetto. I rappresentanti delle Rsu dell’Ulss 6: “in questo modo rischiamo di perdere anche il personale già in servizio”

Proclamato lo stato di agitazione dalle Rsu dell’Ulss 6 per il nuovo Piano delle assunzioni. La trattativa sindacale svoltasi ieri, giovedì 16 giugno 2011, all’Ulss 6 di Vicenza si è conclusa con l’annuncio di un Piano delle assunzioni (valido fino a settembre) caratterizzato dall’introduzione dell’elemento precarietà.

Infatti, il Piano prevede l’assunzione a tempo determinato di 60 lavoratori, tra personale di comparto e dirigenza: 14 infermieri, 8 operatori sociosanitari, 2 autisti, 7 tecnici di Radiologia, 1 logopedista ed altri dirigenti di varie specialità mediche. “La dotazione organica prevista in assunzione – spiegano i rappresentanti delle Rsu – è certamente insufficiente, tanto che il fabbisogno stimato era di 121 lavoratori, ma la Segreteria regionale alla Sanità, interpellata dall’Ulss 6, non ha mai dato alcuna risposta. Il problema maggiore, però, sta nel fatto che si tratta di assunzioni di personale precario (a tempo determinato), che non permetteranno sicuramente risposte ai bisogni dei cittadini e sono assolutamente insufficienti a garantire i servizi erogati e la loro qualità, con pesanti riflessi sui lavoratori, i carichi di lavoro ed il mancato rispetto di normative contrattuali e di legge”. La Direzione strategica dell’Ulss 6, dunque, si prende la responsabilità di assumere la metà del personale stimato necessario, con le conseguenze che ciò comporta. “Inoltre, è fortissimo il rischio – proseguono i rappresentanti delle Rsu – che personale già in servizio a tempo determinato decida di migrare verso altre aziende che sono solite assumere a tempo indeterminato, stabilizzando così la propria posizione professionale ed anche familiare”. Sono queste le ragioni principali che hanno portato le Rsu a dichiarare al Prefetto di Vicenza lo stato di agitazione e, conseguentemente l’incontro previsto per il tentativo di raffreddamento. Dito puntato, dunque, contro la Regione Veneto, che sembra non dare risposte e voler ridurre ai minimi termini la Sanità del capoluogo berico. “Ci chiediamo se dobbiamo chiudere altri servizi – concludono i rappresentanti delle Rsu – e la Segreteria regionale alla Sanità dovrà spiegarci a cosa vuole ridurre l’ospedale di Vicenza. Il rischio reale è di essere posti nelle condizioni di dover subire un ulteriore Piano di rientro dopo la chiusura avvenuta la scorsa estate di 22 posti letto di Chirurgia Generale, 8 di Otorino, 8 di Chirurgia Maxillo facciale e del Punto Nascite di Noventa. A parità di personale sono stati garantiti i nuovi servizi, ma oggi risulta davvero impossibile far fronte alla carenza di personale ed il rischio è che il Piano delle assunzioni sia soltanto virtuale, perché difficilmente i lavoratori accetteranno incarichi a tempo determinato, magari lasciandosi sfuggire assunzioni stabilizzate”.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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