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Processo Marlane Marzotto, scongiurato eccessivo allungamento dei termini

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 10 Novembre 2012 alle 10:57 | 0 commenti

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Slai Cobas  -  Scongiurato l'eccessivo allungamento dei termini del processo Marlane Marzotto: è quanto emerso ieri nell'udienza tenutasi presso l'aula Caldora del tribunale di Paola. Non verranno dunque ascoltati gli oltre 1300 testi della lista stilata dalla Procura, ridotti ragionevolmente al numero più praticabile di 480 consulenti compresi. Anche il numero delle udienze mensili dovrebbe subire una intensificazione, a differenza delle due attualmente fissate, e ciò allo scopo di addivenire ad un radicale ridimensionamento dei tempi necessari a concludere esaustivamente l'iter procedurale.

Al cospetto di un'aula semivuota per la defezione di molti avvocati dell'accusa, sul banco dei testimoni si sono avvicendate figure istituzionali e familiari delle vittime Marlane, pungolate dai PM e censurate come al solito in modo deciso dagli avvocati della difesa. Ascoltare ogni volta storie di morte e di patologie irreversibili, mentre si assiste all'indifferenza dei patrocinatori degl'imputati è triste ed avendo vissuto le situazioni narrate è difficile trattenersi dal reagire per lo sdegno. Organizzare, come annunciato, manifestazioni da parte di non meglio identificate organizzazioni è senz'altro tardivo, essendo sovente le stesse che ieri si guardavano bene dall'appoggiare le rivendicazioni dello Slai Cobas definite con sufficienza anacronistiche.
L'anno che sta per finire dovrebbe essere foriero di novità per questo processo che nessuno voleva, istruito presso un tribunale salvatosi fortunosamente dalla soppressione, con avvocati di parte civile avvezzi a liti di condominio ed incidenti stradali. Le nostre scarse forze e l'incomprensione con la Procura, mediata maldestramente da alcuni avvocati, non ha permesso d'invocare "l'omicidio volontario ed il dolo eventuale" impedendoci di ricorrere in Assise pur essendocene le condizioni.
Per il nostro sindacato è stato già un grande successo essere riusciti ad avviare il processo così com'è, pur lamentando il mancato conferimento di tutti e 20 ettari dell'area industriale al " sequestro conservativo", ovvero a garanzia patrimoniale, e ciò ancora una volta è da imputare alla visione miope dei precedenti nostri avvocati. Salvo variazioni dell'ultimora la prossima udienza è fissata per il 23 novembre, speriamo che in quell'occasione ci vengano date più certezze e meno parole.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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