Problematiche Pfas Miteni: incontro Cgil Cisl e Uil con assessorato sanità regione Veneto
Sabato 29 Luglio 2017 alle 10:14 | 0 commenti
Con riferimento al grave problema dell'inquinamento da PFAS che colpisce una vasta area a cavallo delle province di Vicenza, Verona e Padova, per dare continuità a quanto concordato con la Regione nell'incontro del 26 aprile, le scriventi Organizzazioni Sindacali Filctem Cgil Femca Cisl Uiltec Uil hanno da tempo sollecitato la riconvocazione del Tavolo di confronto regionale. Mercoledì 26 pomeriggio abbiamo incontrato l'Assessore regionale all'ambiente Gianpaolo Bottacin nel corso del quale è stato fornito un aggiornamento sugli ambiti di competenza.
In particolare con L'Assessore Bottacin abbiamo approfondito:
- il tema del "Protocollo di intesa per il coordinamento delle attività di prevenzione, caratterizzazione, bonifica e messa in sicurezza del sito produttivo tra Regione Veneto, Provincia di Vicenza, Comune di Trissino e ARPAV", a cui è stato invitato a partecipare anche il Ministero, con primo intervento che riguarderà un ulteriore monitoraggio ambientale sul processo produttivo e sullo stato di inquinamento del sottosuolo che inizierà nei prossimi giorni e che dovrebbe concludersi entro settembre;
- il tema del sistema acquedottistico, un progetto di intervento infrastrutturale per l'approvvigionamento di acqua potabile da fonti alternative a quelle attuali, per tutte le popolazioni della falda contaminata.
Il 29 luglio abbiamo incontrato i responsabili di Dipartimento dell'Assessorato alla Sanità che si stanno occupando dell'inquinamento da PFAS.
Come OO.SS. Abbiamo nuovamente chiesto:
- la presa in carico da un punto di vista sanitario, da parte della Regione, dei lavoratori esposti ai PFAS, cioè gli attuali dipendenti della ditta Miteni e delle ditte esterne presenti nel sito produttivo e gli ex dipendenti delle stesse, con la richiesta che queste persone, che presentano valori molto elevati di PFAS nel loro sangue, siano sottoposte allo stesso biomonitoraggio ed eventuali trattamenti/cure previsti per le persone più esposte del territorio inquinato;
- di iniziare quanto prima queste attività e di poter avere riscontro delle analisi e dei possibili trattamenti conseguenti;
- di coinvolgere l'ULSS Berica al fine di meglio cooordinare le attività di cui sopra nel territorio interessato con una informazione costante e continua alle confederazioni sindacali su tali attività ;
- che si realizzino attività di ricerca per trattamenti che abbassino i valori di PFAS nel sangue, per ridurre il rischio di patologie conseguenti.
L'Assessorato alla Sanità della Regione Veneto ha dichiarato di accogliere le nostre richieste e sta già predisponendo un provvedimento che dovrà essere assunto dalla Giunta Regionale per passare alla fase realizzativa. Ci è inoltre stata data piena disponibilità a fornire informazioni costanti e tempestive, anche coinvolgendo la ULSS competente.
CGIL CISL UIL hanno sottolineato l'urgenza dell'adozione della delibera attuativa da parte della Giunta Regionale per poter dare tempestiva attuazione alle misure di monitoraggio e prevenzione e agli eventuali trattamenti.
Come CGIL CISL UIL confederali e di categoria esprimiamo:
- una forte preoccupazione per la salute dei cittadini e dei lavoratori coinvolti;
- l'urgenza che le popolazioni possano disporre di acqua potabile pulita da fonti alternative a quelle contaminate;
- la necessità che si proceda con i carotaggi per l'individuazione delle fonti inquinanti e con le conseguenti attività di bonifica;
- la necessità che la Giunta Regionale assuma quanto prima la delibera per la presa in carico sanitaria dei lavoratori.
Infine riteniamo indispensabile che continui il confronto con le istituzioni regionali, in un tavolo congiunto con gli assessorati dell'Ambiente, del Lavoro e della Sanità , per la gestione condivisa della problematica.
Le segreterie regionali del Veneto e di Vicenza
Cgil Cisl UilFilctem Cgil Femca Cisl Uiltec Uil
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