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Pro animalisti: contro animali e veterinari

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 1 Settembre 2010 alle 10:20 | 0 commenti

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Federfauna - Tra i nove indagati nella recente indagine tra Milano e Torino sul traffico illegale di cuccioli, si legge ci siano anche due medici veterinari italiani. "Il primo avrebbe iscritto in modo illegale i cuccioli all'anagrafe canina lombarda; avrebbe somministrato il vaccino contro la rabbia pochi giorni dopo l'importazione, senza sapere se fossero gia' stati vaccinati come prevede la legge".

"E avrebbe, poi, consegnato senza prescrizione ai negozianti medicinali a uso umano e animale perche' camuffassero le malattie dei cuccioli. Il secondo, oltre ai farmaci, avrebbe affidato a un allevatore torinese i microchip per l'identificazione dei cuccioli e formato libretti di vaccinazione con il suo timbro e la sua firma in bianco." Secondo FederFauna non e' certo piu' grave l'accusa spesso mossa contro un veterinario straniero, di scrivere una data "dubbia" di nascita di un cane, da quella mossa contro un veterinario italiano, di affidare a qualcun altro i microchip per l'identificazione dei cuccioli e formare libretti di vaccinazione con il suo timbro e la sua firma in bianco. Il vaccinare contro la rabbia pochi giorni dopo l'importazione, senza sapere se i cani fossero gia' stati vaccinati, e' altrettanto grave quanto determinarne il sequestro solo per un dubbio sulla corrispondenza della data di nascita riportata nei documenti di scorta, o per il dubbio che i cani siano o no gia' stati vaccinati correttamente. A rimetterci, in ogni caso, sono sempre prima di tutti i cani. Secondi a rimetterci sono gli operatori che agiscono in modo legale, spesso confusi con gli illegali e comunque messi in difficolta' dalla concorrenza di questi ultimi. Poi i veterinari, che sono spesso vittime di loro stessi. Gia'!, perche', almeno fino ad ora, e' sempre un veterinario che contraddice un altro veterinario. I clienti finali, per fortuna, anche se prendono una fregatura, questa non e' quasi mai di grande entita' e comunque, in genere, in qualche modo riescono sempre a rifarsi. Ma torniamo ai veterinari: anche il famoso processo "Black Dog" ne vede implicati alcuni, anche quelli italiani, sia pubblici che privati. Ma chi dichiara di rappresentarli, i veterinari, non si sara' mai chiesto se questa illegalita' diffusa e spesso dai contorni non ben definiti, non dipenda soprattutto da una legislazione lacunosa o meglio ancora da un cento approccio interpretativo della stessa? Marco Melosi- Vice Presidente ANMVI per il settore degli animali da compagnia, che chiede una "corsia d'urgenza per il Ddl Frattini", leggendo il documento non si sara' posto il dubbio che modificare il codice penale, togliendo importanti distinzioni tra reati dolosi e colposi, possa mettere piu' a rischio gli onesti che non i disonesti? Non gli e' venuto il dubbio che dopo aver concesso alle associazioni animaliste di potersi costituire parte civile nei processi per chiedere i danni, dopo aver fatto si che percepiscano loro le entrate derivanti dalle sanzioni, sancire anche che si prendano gli animali sequestrati facendoseli mantenere da chi ha subito il sequestro, senza limiti temporali e di cifra, possa dare origine ad espropri legalizzati anche ai danni di gente innocente? FederFauna ha da subito avversato quel Ddl perche', presentato come una ratifica di una Convenzione Europea dell'87, sembra invece punti a tutt'altro. Ad una politica gia' intrapresa nel nostro Paese, quella "animalista", che tende ad assegnare soldi e potere sempre alle stesse persone e a rendere difficile se non impossibile lavorare in regola con gli animali, quindi, aldila' dei paroloni, a favorire nei fatti il sommerso. Una politica che danneggia anche i veterinari, spesso messi gli uni contro gli altri e screditati, visti certi procedimenti o i tanti nuovi regolamenti in cui si vorrebbe far contare il loro parere tanto quanto quello di una qualsiasi gattara, presidente di una onlus qualunque. Andrea Sarria, presidente dell'Ordine dei medici veterinari a Sassari e Olbia-Tempio, ha recentemente dichiarato quello che ormai pensano in tanti, ovvero che "Le associazioni animaliste si sentono le uniche paladine contro il maltrattamento di cani, gatti e non solo. Pero' coi randagi fanno il business, rastrellano denari pubblici." ed ha percio' chiesto che tutte le associazioni siano certificate. Per risposta, l'associazione animalista Chiliamacisegua ha scritto che il medico veterinario "da' fuori di brutto." Ed ha aggiunto: "Chiliamacisegua concorda, si, le associazioni devono essere certificate. Ma anche, a suo parere, i veterinari!" E chi dovrebbe certificare i veterinari? Gli animalisti per caso?!... Poi "Chiliamacisegua segnala la sua iniziativa:"Libro Rosso", che racconta a puntate, quale sia e quanto sia professionale la media dell'operato dei veterinari delle Asl italiane." FederFauna si chiede a questo punto, in cosa il sostenere le proposte animaliste possa favorire i veterinari (come categoria si intende, non conosciamo casi particolari...)? Nel caso del Dr. Melosi, visto che si legge sul web abbia l'ambulatorio a Cecina, forse avra' visto su Youtube cosa e' successo al suo collega di Pistoia Dr. Brunetti a non sostenerle!...

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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