Primon, La Destra Vicenza: concordiamo sulla presenza nei consultori dei volontari C.A.V.
Lunedi 23 Luglio 2012 alle 13:13 | 0 commenti
Massimiliano Primon, Segretario cittadino de La Destra - La recente e corretta decisione della Regione Veneto nel rendere possibile la presenza dei volontari del C.A.V. (Centro Aiuto alla Vita) all'interno dei consultori, ha fatto imbestialire il comparto femminile e non del centrosinistra regionale, che su questo tema ha trovato quell'unione e coesione generalmente non cercata nella quotidianità del dibattito politico.
Gravissimi i toni utilizzati dalle varie sigle politiche che si sono scagliate contro questa decisione del consiglio regionale. La Destra sezione di Vicenza pone le seguenti riflessioni:
• Tutte le leggi dello Sato italiano sono soggette a modifiche ed aggiornamenti; perché allora la legge 194 non può essere adeguata alla realtà di questo secolo? Se per il centrosinistra la "194" è un totem inviolabile, per la maggioranza degli italiani forse no!
• Il fallimento della legge sull'aborto è evidente in quanto non si riesce a capire il perché delle oltre 100.000 i.v.g. ogni anno in Italia da trent'anni a questa parte. Milioni di bambini e bambine non nati, anzi, non aiutati a nascere a causa di una mentalità che non pone la gravidanza come atto di immenso amore!
• Penoso (ri)leggere il vocabolario utilizzato dalle esponenti della sinistra veneta (che gridano alla "crociata medievale", deridendo i sostenitori "cattolici" del CAV) contro questa decisione degli organi regionali, ma il tempo del femminismo è stato chiuso dalla storia ed i suoi vecchi proclami e le sue ideologie sono inesora-bilmente archiviati
• Che danno possono arrecare i volontari del CAV? Forse le donne di sinistra non possono accettare che qualcuno fornisca ascolto, aiuto e sostegno (vero e volontario) per una scelta veramente consapevole, a quelle donne e ragazze che hanno l'intenzione di abortire? L'aborto è spesso richiesto come conseguenza della condizione di solitudine! La vita è un diritto e questa è una scomoda verità per le paladine "dell'utero è mio e lo gestisco io"!
• Come mai i centri del CAV di tutta Italia forniscono volontariamente aiuto e sostegno a madri e figli (di tutte le nazionalità ) e le varie associazioni di donne di sinistra invece non si pongono il problema, limitandosi ai soli convegni in prossimità dell'8 marzo di ogni anno?
• Per evitare che decine di migliaia di giovani ragazze e donne ricorrano alla legge 194, nelle scuole d'Italia si dovrebbe iniziare a parlare di responsabilità delle proprie azioni, di doveri verso se stessi e verso il prossimo, di principi e valori superiori a quelli legati all'utile immediato, di rispetto e dignità della vita dal concepimento in poi. Si dovrebbe raccontare ai giovani che la vita non è solo divertimento e che per ogni "imprevisto" il rimedio giusto non è sempre quello che più fa comodo. Si dovrebbe spiegare ai maschietti che per ogni ra-gazza incinta vi è un ragazzo che deve essere co-partecipe in questa situazione e che la gravidanza non è un fatto umano unicamente delle donne, ma di relazione, di coppia!
• Chi crede ancora che le giovani ragazze e le donne che ricorrono alla "194" lo facciano solo per gravi motivi di salute personale? Come mai i "cenacoli" delle donne di sinistra non affrontano mai questo tema? La verità è scomoda e l'impostazione dei consultori, in questi ultimi trent'anni, non ha aiutato veramente le donne.
• Gli studenti e soprattutto le studentesse delle scuole superiori, se non infestate da ideologie individualiste, sono consapevoli dell'immenso valore della vita umana fin dal suo inizio, perciò invitiamo alla cautela i mo-vimenti studenteschi di sinistra nel far credere di rappresentare, nei loro proclami, il mondo giovanile con-temporaneo
La Destra vicentina ritiene che con questo voto la regione Veneto aiuterà veramente le donne in difficoltà .
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