Primon d'accordo con Olmi e col pubblico dell'Olimpico nel bacchettare il sindaco
Domenica 17 Giugno 2012 alle 13:47 | 1 commenti
Massimiliano Primon, Segretario cittadino de La Destra - Il sindaco di Vicenza, leader supremo della coalizione che lo ha supportato nelle elezioni del 2008, non si rende conto che governare una città come la nostra è impegnativo e soprattutto necessita di capacità non solo politiche ma anche umane, in particolare la sensibilità verso tutto ciò che muove quel grande meccanismo che è il nostro capoluogo di provincia.
Una componente di questo ingranaggio è la cultura, dove Vicenza può vantare potenzialità indiscutibili, che se sviluppate ulteriormente la porteranno oltre i già dignitosi traguardi raggiunti, ma tutto ciò rischia di vanificarsi se l'amministrazione comunale risulta distratta e priva di considerazione verso di essa. A bacchettare il nostro sindaco Variati è stato proprio un grande personaggio della cultura italiana, ammirato in tutto il mondo: il regista Ermanno Olmi. "Se questa è la considerazione della cultura cha ha l'amministrazione comunale di Vicenza non c'è da stare allegri. I politici, purtroppo, si distinguono per questo atteggiamento che non pare certo lungimirante e che manca di rispetto anche ai tanti giovani che abbiamo premiato oggi", sono le parole del regista pronunciate durante la scorsa ma-nifestazione al Teatro Olimpico, deluso per l'assenza del nostro sindaco Variati e del suo assessore. Variati è consapevole che in queste situazioni le assenze pesano politicamente? Il conseguente caloroso applauso di sostegno alle parole del maestro Olmi, da parte del pubblico presente alla cerimonia è indicatore della sempre più marcata delusione dei cittadini verso l'amministrazione Variati. La dichiarazione di Ermanno Olmi è l'ennesima conferma di quanto La Destra Vicenza si ostina a ripetere: Variati e la sua amministrazione devono tornare all'opposizione in quanto non in grado di governare la nostra città , che in questi ultimi anni si è vista appiattire la cultura in tutte le sue espressioni, la voglia di progettare e soprattutto la voglia di fare politica vera, non quella mirata esclusivamente al consenso elettorale, ma quella proiettata a creare una città ove umanità , accoglienza, rispetto, onore, diritti e doveri siano i principi fondamentali che la sorreggano. Gli ex DC che "guardavano a sinistra", ora riciclati nel Partito Democratico e suoi satelliti, non sono in grado di sostenere questo impegno ed i risultati lo confermano. Dopo questa brutta figura, fatta non solo dal sindaco ma dalla città tutta che lui rappresenta, non c'è da stare allegri, almeno fino alle prossime elezioni comunali.
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