Primarie parlamentari, Rocco per GD: "Farle bene o finiamo peggio dei grillini".
Martedi 11 Dicembre 2012 alle 21:41 | 0 commenti
Nicolò Rocco, segretario regionale dei Giovani Democratici - "Come Giovani Democratici abbiamo da sempre sostenuto le primarie. In una fase di forte disamore nei confronti della politica ci sembrava necessario superare il Porcellum e la disaffezione alla partecipazione attraverso la possibilità di rimettere i cittadini al centro delle scelte - afferma Nicolò Rocco, segretario regionale dei Giovani Democratici. Non vogliamo più sentir parlare di "Parlamento dei nominati" e di paracadutati, per questo chiediamo da oltre due anni le Primarie per la scelta dei rappresentanti istituzionali a Camera e Senato.
Nel 2008 in Veneto abbiamo avuto 6 tra parlamentari e senatori non veneti, e solo Tiziano Treu candidato in un altro collegio. In una regione come la nostra in cui conta moltissimo il rapporto con il territorio non possiamo più permettercelo. Vogliamo però che il regolamento si voti in fretta e che sia data ampia possibilità di competizione anche ai giovani, per questo le regole vanno pensate bene ed in tempi celeri. Non possiamo rischiare di finire come i Grillini le cui pseudo-primarie, sembrerebbe pilotate da Casaleggio, hanno fatto emergere persone che siederanno a Roma con cento voti e che fino a ieri, vedi Francesca Businarolo (futura capolista grillina in parlamento), cercavano spasmodica visibilità in qualsiasi Partito arrivando perfino a partecipare nel giugno 2012 mesi fa ad una Summer School europea a spese dell'onorevole Pd Luigi Berlinguer».
«Quello che ci preme - prosegue Rocco - è che in una fase così importante ci sia vero rinnovamento, le primarie possono e devono essere uno spazio di cittadinanza non solo per chi è anagraficamente più giovane, ma soprattutto per le idee giovani. Con una disoccupazione giovanile al 36%, con una percentuale sempre più alta di giovani che abbandonano gli studi e non si iscrivono all'università per motivi economici, con tutti quei ragazzi che fuggono all'estero il nostro pensiero deve essere rivolto alle soluzioni per il Paese. Le primarie per la scelta della classe dirigente fanno parte di questo percorso, sono un mezzo per il fine più nobile e pressante che è cambiare l'Italia».
«Oltre a chiederle e partecipare al percorso che le avvierà vogliamo essere a disposizione del Partito Veneto con le proposte che portiamo avanti da anni sul Lavoro, sull'Impresa, sui trasporti, sulla Scuola e l'Università , sulla Legalità ed il Sociale, sulle Pari Opportunità e sull'Europa».
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