Ezzelini Storti: quelle di domenica erano primarie del Pd, non del centro sinistra
Lunedi 26 Novembre 2012 alle 12:46 | 2 commenti
Giuliano Ezzelini Storti, Segretario Provinciale Prc FdS - Credo che in politica, anche quando non si condividono, i fatti o i fenomeni che coinvolgono la società , o parte di essa, meritino attenzione e una valutazione: in questo contesto inserisco le Primarie del Pd. Sia chiaro, la mia é un'analisi, non voglio "sputare sentenze", tanto meno banalizzare un fenomeno, ma voglio avere la possibilità di vedere sotto la "patina" o "l'alone" senza voler provocare o far irritare qualcuno.
Dico primarie del Pd e non di centrosinistra, perché sono figurate come uno scontro interno a quel partito e hanno "triturato", a mio avviso, tutte le candidature alternative a questa dinamica. Diciamo pure che chi si discostava dallo scontro Renzi/Bersani non destava particolare interesse, anzi, figurava quasi di disturbo.
Il Compagno Nichi Vendola, se i dati saranno confermati, non supera il risultato percentuale di Bertinotti contro Romano Prodi: non riesce ad essere, quindi, nonostante un suo profondo "mutamento genetico" negli ultimi anni, oltre che politico, più attrattivo. Anche se in Puglia mantiene una base di consenso che gli fa onore, ma che non gli consente di uscire dai confini della sua regione.
Tutto ciò premesso, un dato va secondo me evidenziato e scorporato dal resto: i 4.000.000 di votanti in Italia , i 40.000 circa in Provincia di Vicenza. Qui c'è un segnale positivo che la politica tutta, quella con la "P" maiuscola, deve avere il coraggio di cogliere come sfida: non é vero che alle persone non interessa più nulla! Le persone comuni se intravedono -cosa che per me non sono le primarie sia chiaro che non condivido come strumento e personificazione della politica anche se a volte le ho dovute fare o subire- un elemento di partecipazione, la capacità di fare credere che contano qualcosa: i risultati, per chi ci lavora seriamente, arrivano! Su questo avrebbero dovuto già darci un segnale significativo i Referendum su acqua e nucleare, ma non siamo riusciti a coglierlo. La non comprensione di questo, a mio avviso, fa decollare Grillo: lì sta il punto. Allora, come sinistra che non ha voluto partecipare alle primarie, come sinistra che non sta nel solco di Monti, come sinistra che crede in una alternativa alla personificazione della politica, dobbiamo avere il coraggio di essere più umili e far vedere, cosa che non riusciamo a fare, che la nostra proposta é quella che fa contante le persone che oggi non contano. Dobbiamo aggregare i disoccupati, i lavoratori, gli studenti e gli insegnanti, i pensionati e tutta quella parte di società che nelle primarie non ha avuto, anche se l'ha creduto, posto. Su questo dobbiamo lavorare con determinazione, altrimenti la prospettiva credibile saranno solo le Primarie, i "vaffa" di Grillo o, peggio ancora, l'astensione.
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