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Alberto Carpenedo, segretario provinciale Giovani Democratici - Si apre una nuova pagina nella storia politica del nostro Paese. Pierluigi Bersani è ufficialmente alla guida della coalizione di centrosinistra che avrà l'obiettivo di governare l'Italia dopo le prossime elezioni politiche. La vittoria del segretario al ballottaggio è avvenuta grazie al mezzo più bello e democratico che si dovrebbe sempre adottare per decisioni importanti come queste: dare la parola ai cittadini, consentir loro di scegliere e di essere protagonisti.

In questo modo si scavalca la vecchia politica d'apparato e si aprono scenari che finalmente vanno verso le esigenze non di una classe dirigente ma degli elettori. Le primarie rappresentano ancora una volta il giusto modo per riavvicinare i delusi dalla politica ai partiti che si dimostrano aperti, in cui tutto può essere messo in discussione. Sono state una forte risposta verso chi crede che l'antipolitica sia il giusto modo di affrontare i problemi dell'Italia di domani. E soprattutto hanno avvicinato al far politica tanti giovani, che grazie a queste primarie e ai progetti diversi dei vari candidati hanno avuto modo di assaporare la bellezza della partecipazione attiva, chi semplicemente andando a votare, chi dando una mano nei seggi, chi facendo parte dei comitati. I tanti dibattiti sui programmi dei cinque candidati che sono stati fatti in provincia, oltretutto, hanno avuto come protagonisti più di una volta gli under trenta, che si sono spesi in prima persona per presentarli e per un confronto costruttivo. Tutti questi fattori ci dicono che i giovani a queste primarie ci sono stati, non solo col voto ma con la passione e la collaborazione materiale. A dispetto di chi continua a dire che giovani e politica sono due parole distanti anni luce. Un grazie sentito a tutti i Giovani Democratici e a tutti i giovani volontari vicentini che si sono spesi direttamente per il più bell'appuntamento politico di questo 2012. Citando Bersani, "Ora inizia la battaglia vera". Andiamo a vincerla, facciamolo per ridare speranza alle giovani generazioni, che di aspettare sono veramente stanche