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Previsioni meteo, un corso in quattro serate a Vicenza a partire dall'11 maggio

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 3 Maggio 2011 alle 14:25 | non commentabile

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Comune di Vicenza  -  Come nasce una previsione meteo? Ma soprattutto, come si legge? E come si può prevedere una nevicata, o i temporali? Le risposte - ma anche un'analisi meteorologica dell'alluvione che l'1 novembre scorso ha colpito Vicenza - verranno fornite dal corso gratuito di meteorologia che è stato presentato oggi a palazzo Trissino dall'assessore all'ambiente Antonio Dalla Pozza e da Marco Rabito, amministratore e responsabile scientifico di SerenissimaMeteo.eu, il sito internet di appassionati di previsioni e analisi meteo riguardanti il territorio del Nordest.

Furono loro, ad esempio, ad aver previsto con qualche giorno di anticipo l'alluvione di Ognissanti, tanto da rendere subito il loro sito uno dei più frequentati nel Nordest. Nei mesi di novembre e dicembre scorsi, del resto, numerosissime sono state le persone che appena sveglie la mattina per prima cosa scrutavano il cielo. Di qui l'idea di Rabito di rendere più accessibile la materia attraverso alcuni incontri pubblici che hanno poi registrato il tutto esaurito: a Torri di Quartesolo, Monticello Conte Otto e S. Giorgio delle Pertiche, ma anche nelle classi prime e seconde del liceo scientifico Quadri di Vicenza.
"Abbiamo dato non solo il patrocinio - ha spiegato Dalla Pozza -, ma partecipiamo anche attivamente al corso. Dopo i tragici eventi alluvionali di novembre, vogliamo infatti offrire ai cittadini la possibilità di crearsi una cultura meteorologica, così come abbiamo in cantiere una mattinata di approfondimento per un gruppo selezionato di dipendenti del Comune e di Aim per la lettura corretta di una previsione meteo. Ci sono già i corsi della Regione in merito, ma riteniamo che uno sguardo più aperto possa essere solo che utile. Per quanto riguarda poi la prima serata - ha aggiunto -, parleremo sì di alluvione, ma dal punto di vista scientifico e meteorologico per capire cosa è successo".
"Con un linguaggio semplice e accessibile a tutti - ha anticipato Rabito - vogliamo far comprendere i segnali che ci manda l'atmosfera attraverso vento, pioggia, grandine, neve, fulmini e trombe d'aria. Vedremo quali sono gli strumenti a nostra disposizione e parleremo di osservazione delle nuvole per smentire contemporaneamente alcuni luoghi comuni. Resta comunque il fatto che fare il meteorologo in Italia è più difficile, ad esempio, che negli Stati Uniti, perché qui abbiamo mare, montagne, colline e pianure concentrati in pochissimi chilometri".
Le serate di divulgazione meteorologica sono in programma a Vicenza a partire dall'11 maggio per quattro mercoledì consecutivi, con inizio alle 20.30: la prima al palazzo delle Opere sociali di piazza Duomo (ingresso libero fino alla capienza massima di 150 persone), le altre tre nella sala dei chiostri di santa Corona (per 100 persone circa su iscrizione gratuita durante il primo incontro o scrivendo all'indirizzo [email protected] ).
"L'alluvione a Vicenza e come nasce una previsione meteo" è il titolo del primo incontro (11 maggio), in cui si parlerà anche di nuvole, osservazione e rilevazione dei parametri meteorologici. Seguirà il 18 maggio "Quando l'inverno diventa bianco" per parlare degli inverni di casa nostra e di come prevedere una nevicata. Il 25 maggio sarà la volta dell'"Estate tra tuoni e fulmini": spazio quindi alle previsioni dei temporali, alle loro genesi e tipologie, e agli eventi estremi ad essi collegati. Infine l'1 giugno si parlerà di "Tornado in Italia e stormchasing". Verranno pertanto analizzati alcuni di questi straordinari eventi attraverso foto, video e testimonianze dirette.
Oltre a Marco Rabito, che è anche cacciatore di tornado negli Stati Uniti e in Italia, nonché autore del libro di prossima pubblicazione "Tornado Alley", gli incontri saranno tenuti da Davide Rosa, insegnante di matematica e ingegnere civile, mente storica degli episodi nevosi sulla pianura vicentina e autore di analisi strutturali sui danni da tornado in Italia; Tobia Scortegagna, biologo, appassionato di fenomeni temporaleschi e gestore dell'importante stazione meteorologica di Monte Magrè; e Alessandro Buoso, meteorologo di Arpa Veneto, autore delle previsioni nella rubrica di RaiTre "Buongiorno Regione", che offrirà le previsioni per i giorni successivi assieme a qualche consiglio per una corretta lettura dei bollettini.






Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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