Presenza movimenti per la vita nei consultori: contraria la Rete degli Studenti Medi Vicenza
Mercoledi 18 Luglio 2012 alle 21:04 | 0 commenti
Giulia Arnaldi, Rete degli Studenti Medi Vicenza - Oggi, 18 luglio, viene discussa in Consiglio Regionale del Veneto la proposta di legge avanzata dal Pdl, che consiste nel rendere obbligatoria all'interno di consultori, reparti di ginecologia e sale d'aspetto degli ospedali la rappresentanza dei movimenti per la vita. Come Rete degli Studenti Medi di Vicenza non possiamo limitarci ad esprimere il nostra dissenso, ma ci dichiariamo indignati davanti ad una proposta che ha quasi dell'assurdo.
Siamo studenti e studentesse, figli e figlie delle stesse donne che trent'anni fa hanno guadagnato la legge 194 lottando con fatica e che ora potrebbero vederla stravolta.
Siamo uomini, ma in questo caso soprattutto donne, con diginità e libertà sufficienti per poter prendere decisioni oculate e ponderate: come si può permettere che le stesse strutture che, per legge, dovrebbero garantire accoglienza e conforto alle donne che hanno preso la già difficilissima decisione di abortire, siano le stesse strutture nelle quali venga loro detto che la decisione che hanno preso è inequivocabilmente sbagliata?
E come può un provvedimento come questo diminuire la percentuale di aborti, quando prima che venissero legalizzati venivano ugualmente praticati, solo che le strutture non erano a norma e molto spesso si incorreva in complicazioni mortali?
Inoltre, come Rete degli Studenti, proponiamo che venga presa in considerazione l'idea di far partire un serio programma di educazione sessuale nelle scuole, che renda gli studenti consapevoli e preparati riguardo ai metodi anticoncezionali, poichè riteniamo che questo sia molto più utile della presenza dei movimenti antiabortisti nei consultori, provvedimento a nostro parere più che inutile, dannoso.
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