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Presentazione piano industriale Popolare di Vicenza, assente Zonin. Iorio: utile nel 2018 a 200 milioni

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Mercoledi 30 Settembre 2015 alle 17:51 | 0 commenti

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Alla presentazione del 30 settembre 2015 del nuovo piano industriale della Banca Popolare di Vicenza sono presenti il direttore generale Francesco Iorio e il suo vice Iacopo De Francisco. Assente il presidente Gianni Zonin. Primo annuncio di Iorio: "ritorno in utile consistente per 200 milioni nel 2018 e banca più capitalizzata dopo l'aumento di capitale fino a 1,5 miliardi garantito da Unicredit. Banca con ampia disponibilità di liquidità e entro il 2016 totale cambiamento della governance. Esuberi di 575 dipendenti che verranno gestiti con le agevolazioni tipicamente seguite dal mondo bancario".

Di seguito la nota ufficiale di Banca Popolare di Vicenza:

Obiettivi del Piano Industriale al 2020: utile netto >330 milioni di euro, ROTE Adjusted[1] 8,6%, Cost Income Ratio <50%, CET1[2] al 12,4% e Liquidity Coverage Ratio >110%.

Linee guida del Piano Industriale:

·         Trasformazione in SpA quotata e rinnovamento della Governance.

·         Solidità, rafforzata anche attraverso un aumento di capitale fino a 1,5 miliardi di euro, con il raggiungimento di ratio patrimoniali a livello dei principali operatori nazionali, una posizione di liquidità rafforzata ed il miglioramento strutturale del sistema dei controlli interni.

·         Ridisegno dei modelli di servizio alla clientela, con la creazione di 2 divisioni commerciali: una dedicata alle comunità del territorio (Community Bank), a servizio di famiglie e piccoli operatori economici, e l’altra focalizzata sulla clientela Corporate, PMI e Private (Corporate & Private Bank), organizzata per fornire servizi di elevata qualità alle imprese e agli imprenditori.

·         Trasformazione e semplificazione del modello operativo, con la semplificazione della struttura organizzativa della banca e del gruppo, l’esternalizzazione di alcune attività a basso valore aggiunto, il controllo rigoroso della spesa e lo sviluppo di processi di gestione e valutazione del personale su basi meritocratiche uniti al continuo accrescimento delle competenze e capacità professionali.

·         Gestione attiva del credito, con una più efficace piattaforma di gestione del credito, la cessione di portafogli di sofferenze e il ricorso selettivo all’outsourcing.

·         Riqualificazione dell’attivo, con un focus esclusivo sul business bancario, la dismissione delle attività non strategiche e non funzionali allo svolgimento dell’attività di banca commerciale.

***

Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Vicenza, riunitosi in data odierna, ha approvato il Piano Industriale del Gruppo BPVi 2015-2020. Il Piano prevede una strategia di rilancio che si fonda sulla valorizzazione del modello di Banca Commerciale radicata sul territorio, focalizzata sulla clientela Corporate, PMI e sulle famiglie, punto di riferimento per il Nord-Est e per le altre aree di rilevante insediamento.

La Banca avvierà un percorso di semplificazione operativa e di importante sviluppo dell’attività di intermediazione creditizia tradizionale, concentrandosi principalmente sulle attività di distribuzione e di servizio alla clientela.

Il Piano consentirà a BPVi di raggiungere livelli di redditività e di patrimonializzazione coerenti con il proprio consistente potenziale, continuando a svolgere il ruolo di protagonista sul territorio, nel Nord-Est e nelle altre regioni di riferimento.

La nuova mission che il Gruppo si è dato è di servire le imprese e gli imprenditori con un modello di servizio dedicato e a 360°, e di servire le famiglie e i piccoli operatori economici con un’offerta di prodotti bancari e finanziari di qualità, semplice e conveniente, attraverso strutture di filiale che uniranno alla snellezza operativa una maggiore capacità di consulenza e di servizio.

Il Piano 2015-2020 si sviluppa su 6 linee guida principali:

 

Trasformazione

Lo sviluppo del Piano Industriale prenderà le mosse dalla trasformazione della Banca in una società per azioni quotata, pianificata entro aprile 2016. È inoltre previsto il rinnovo integrale della Governance entro il 30 giugno 2016.

 

Solidità

Il miglioramento dei coefficienti patrimoniali sarà realizzato attraverso il programma di rafforzamento patrimoniale, già approvato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 28 agosto 2015, che prevede un aumento di capitale fino a 1,5 miliardi di euro, entro aprile 2016, rispetto al quale la Banca ha già sottoscritto con UniCredit Group un accordo preliminare di garanzia per la sottoscrizione delle azioni. Il CET1 al 2020 si collocherà al 12,4%, il Total Capital ratio al 13,2%. Le stime prospettiche dei target patrimoniali derivano, oltre che dall’annunciato aumento di capitale, dalla positiva evoluzione della redditività e non tengono prudenzialmente conto dei potenziali benefici derivanti dalla validazione dei modelli di rating interni e dal rimborso, anche solo parziale, dei finanziamenti correlati all’acquisto o alla sottoscrizione di azioni della Banca, attualmente non computati nei mezzi propri rilevanti a fini di vigilanza.

La già solida posizione di liquidità sarà ulteriormente consolidata attraverso lo sviluppo equilibrato di impieghi e raccolta (CAGR2015 H1-2020 degli impieghi netti pari a +3,1% e CAGR2015 H1-2020 della raccolta diretta pari a +2,3%).

Il miglioramento del sistema dei controlli interni sarà conseguito attraverso il rafforzamento quali-quantitativo delle funzioni interne di controllo con l’acquisizione di nuove professionalità dal mercato.

 

Revisione dei modelli di servizio alla clientela

BPVi implementerà nuove strategie commerciali e rivedrà i modelli di servizio e distributivi, distinguendo tra Community Banking (clientela Mass, Affluent e Small Business) e Corporate/PMI&Private Banking (clientela PMI, Corporate e Private Banking).

La “Community Bank” sarà la divisione commerciale focalizzata a servire sul territorio le diverse comunità di clienti con un modello di servizio semplice, con prodotti convenienti e con capacità diffuse e rafforzate di consulenza. Il modello distributivo sarà più incisivo, grazie ad un maggior numero di gestori dedicati ed una rete commerciale semplificata e più snella. Il completamento del percorso verso il modello di filiale Hub&Spoke già entro il 2016 avrà un ruolo importante nel miglioramento del livello di servizio, conducendo allo stesso tempo a livelli di efficienza e competitività significativamente superiori. La piattaforma multicanale BPViGO! sarà, inoltre, ulteriormente estesa per completare il modello di servizio al cliente retail.

Per la clientela Corporate, PMI e Private, la Banca svilupperà una piattaforma integrata e dedicata con l’obiettivo di proporre un’offerta di servizi a 360° e ad elevato valore aggiunto a imprese e imprenditori del Nord Est e delle altre regioni core, quali ad esempio: supporto all’emissione di minibond (BPVi detiene già una posizione di leadership con una quota di mercato del 45%), alle attività di internazionalizzazione e di commercio con l’estero, alla quotazione in Borsa, ecc.. E’ previsto, inoltre, un importante rinnovamento della piattaforma di Private Banking & Wealth Management con l’ingresso di nuovi private banker e lo sviluppo interno di servizi di advisory e consulenza, a valere su una piattaforma di prodotto aperta, dotata di un’ampia selezione di asset manager di standing internazionale.

 

Trasformazione del modello operativo

Il Piano punta ad una Banca più snella, con un controllo rigoroso e continuativo dei costi (CAGR2014 -2020 degli oneri operativi pari a -0,7%) e focalizzata sulle attività core, a fronte dell’esternalizzazione di alcune attività a basso valore aggiunto. Si attuerà una strutturale semplificazione delle strutture organizzative di Banca e di Gruppo. Entro il 2016 è prevista la chiusura di circa 150 filiali, di cui 75 già nel 2015.

In arco piano, la Banca investirà circa 60 milioni di euro per implementare il nuovo modello di servizio e servire al meglio i proprio clienti, oltre che per rafforzare le proprie strutture di controllo.

Sul fronte delle risorse umane, sono previsti nell’arco del piano interventi di razionalizzazione, utilizzando i più opportuni strumenti disponibili, che ridurranno l’organico complessivo di circa 600 risorse a fronte delle quali sono previste nuove assunzioni per circa 200 risorse. Gestione e valorizzazione delle risorse attraverso un percorso meritocratico di valutazione da realizzarsi anche attraverso un assessment gestito da un primario operatore di mercato esterno alla Banca. Ricorso alla formazione di qualità per la riqualificazione in ottica di sempre maggiore capacità di gestione e servizio delle relazioni commerciali e del credito. Contestualmente, è previsto un programma di assunzioni orientato, tra l’altro, a profili professionali specializzati, coerentemente con il nuovo modello di servizio.

 

Gestione attiva del credito

BPVi attuerà una revisione generale della piattaforma di gestione del credito, con una gestione anticipata e dinamica dei crediti deteriorati, anche costituendo una struttura specializzata per le esposizioni immobiliari e Ristrutturate. Si svilupperanno politiche creditizie più pervasive e si procederà a rafforzare le strutture creditizie con nuovi sistemi gestionali di alert, incluso il passaggio a modelli di rating avanzati (AIRB).

Il Piano prevede per i crediti in sofferenza cessioni mirate di portafogli per circa 1,5 miliardi di euro, partnership strategiche di lungo termine con operatori specializzati e l’impiego di risorse interne qualificate sulle posizioni ad elevato valore, con un modello di recupero migliorato.

 

Riqualificazione dell’attivo

Le azioni saranno volte a ri-focalizzare la banca sull’attività di banca commerciale orientata alla distribuzione, semplificando la struttura societaria. Gli interventi prevedono, tra l’altro, la cessione di partecipazioni non strategiche, la valorizzazione del patrimonio immobiliare, lo sviluppo di joint venture in ambiti di prodotto specifici, quali il consumer finance. Gli effetti economico/patrimoniali di tali dismissioni non sono stati computati nel piano. Confermata la rilevanza strategica della partecipazione in Cattolica Assicurazioni.

 

PRINCIPALI OBIETTIVI ECONOMICO FINANZIARI

Il significativo incremento della redditività previsto in arco piano è riconducibile ad una buona crescita dei proventi operativi (Cagr14-20 pari al +3,7%) e ad un contenimento degli oneri operativi (Cagr14-20 pari a -0,7%) che determinano una crescita media annua del risultato della gestione operativa pari al 9,4%. L’utile netto atteso a fine piano, pari a 333 milioni di euro, beneficia inoltre della progressiva normalizzazione del costo del credito, che si colloca su valori coerenti con le decise azioni manageriali previste nella gestione del credito, in un contesto di generale miglioramento dello scenario economico nazionale ed internazionale (costo del credito stimato a 60 bps al 2020). Copertura complessiva dei crediti deteriorati (inclusi “stralci”) in crescita nell’arco di piano dal 41,7% del primo semestre 2015 al 44,9% del 2020. 

Nel dettaglio, la crescita del margine di interesse (Cagr14-20 pari al +6,1%) è riconducibile al buon incremento dei volumi di impiego, che riflette le crescite previste in arco piano nelle principali regioni di operatività del Gruppo, e ad un miglioramento della forbice dei tassi, in un contesto di prevista ripresa della crescita dei tassi. La positiva evoluzione del margine di interesse beneficia, inoltre, degli effetti connessi alla liquidità derivante dall’aumento di capitale.

Le commissioni nette evidenziano un incremento medio annuo del 7,3%, trainate in particolare dall’importante crescita del risparmio gestito (Cagr15 H1-20 della raccolta gestita pari al 10,8%), comparto sul quale convergono importanti investimenti ed azioni di sviluppo, dalle commissioni sui finanziamenti alle imprese, nonché dal miglioramento del cross selling, sfruttando l’elevato potenziale acquisito con l’importante crescita della clientela conseguita in questi ultimi anni.

La riduzione dei costi operativi (Cagr14-20 pari al -0,7%) beneficia delle decise azioni di spending review, in parte compensate dagli importanti investimenti previsti per sostenere le numerose iniziative strategiche del Piano. Il cost income atteso per fine 2020 siattesta pertanto su valori inferiori al 50%.

Il risultato netto a fine 2020 si prevede pari a 333 milioni di euro e corrisponde ad un rendimento medio sul capitale (ROTE Adjusted) dell’8,6%, valore adeguato e coerente con il potenziale che il Gruppo BPVi è in grado di esprimere alle attuali condizioni di scenario di mercato.

Ipotesi di pay-out ratio pari all’80% a partire dall’esercizio 2017, soggetto ai requisiti regolamentari.

[1] Calcolato su CET1

[2] Potenziali benefici da adozione AIRB non inclusi nelle stime di capitale e conto economico


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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