Presentazione dei risultati dell'iniziativa comunale "Conoscere la memoria per averne cura"
Venerdi 11 Agosto 2017 alle 17:21 | 0 commenti
La perdita della memoria, soprattutto quella di origine degenerativa, è attualmente poco curabile, ma i diversi approcci terapeutici, specie quelli di prevenzione e psico-riabilitativi, riescono ad ottenere discreti risultati nel rallentare la patologia. Per questo motivo l'assessorato alla partecipazione del Comune di Vicenza, in collaborazione con l'associazione Pro Senectute, tra maggio e giugno ha proposto nelle circoscrizioni l'iniziativa "Conoscere la memoria per averne cura" : dieci giornate dedicate ad incontri individuali gratuiti su appuntamento, a cura di psicologhe messe a disposizione da Pro Senectute.
Questa mattina hanno illustrato l'esito dell'iniziativa l'assessore alla partecipazione Annamaria Cordova , la presidente dell'associazione Pro Senectute Daniela Grieco e la psicologa Silvia Caicchiolo che con le colleghe Sara Sabbadin e Chiara Valentini ha condotto gli incontri.
Lo scopo del progetto era rilevare segni precoci di riduzione delle capacità cognitive e prevenire il rischio di perdita della funzione della memoria. Ad ogni partecipante, infatti, è stata fornita la restituzione finale dello screening con l'eventuale indicazione di rivolgersi al proprio medico di base per la valutazione di ulteriori approfondimenti specialistici.
 Sui 114 cittadini che si sono iscritti all'iniziativa, andando a saturare in pochi giorni tutti i posti disponibili, 7 sono stati indirizzati al medico di base per ulteriori approfondimenti, mentre a 19 è stato consigliato di effettuare un nuovo controllo dopo un anno.
Nel dettaglio, i 114 partecipanti (di cui 76 donne e 38 uomini, tutti con almeno 60 anni di età ) avevano un'età media di 71,68 anni. Le 7 persone invitate a recarsi dal medico per approfondimenti in relazione a un significativo calo dell'efficienza cognitiva (6 donne e 1 uomo) avevano invece un'età media di 76,6 anni che scendeva a 75,4 anni per i 19 (11 donne e 8 uomini) a cui è stato suggerito un nuovo controllo dopo un anno.
"L'assessorato alla partecipazione, sempre attento al benessere e alla salute delle persone, - ha dichiarato l' assessore Annamaria Cordova - svolge la propria attività in modo capillare nei quartieri, anche a favore degli anziani che frequentano i centri di aggregazione. Al termine delle giornate dedicate allo "Screening della memoria " possiamo dire che si è trattato di un tema che ha riscontrato molto interesse tra i cittadini, visto che i posti disponibili sono stati subito esauriti. Ringrazio l'associazione Pro Senectute per un servizio altamente professionale messo gratuitamente a disposizione della cittadinanza e per la disponibilità a riproporre l'iniziativa dall'autunno".
 Le principali motivazioni che hanno spinto i partecipanti ad aderire allo screening sono state la possibilità di accedere ad un controllo preventivo anche in assenza di concrete problematiche, la preoccupazione per la propria efficienza cognitiva e la preoccupazione per il futuro o per la familiarità con patologie neurodegenerative.
Nel Comune di Vicenza la popolazione di età superiore ai 60 anni è pari al 28,8% del totale (32.358), con prevalenza del genere femminile, 32,2% ( 19.067) contro il 25,1% dei maschi (13.291) . Di questa popolazione, il 4,1% ha più di 85 anni, con una netta prevalenza delle donne, che sono il 5,5%, contro il 2,6% degli uomini.
L'Italia, del resto, è attualmente uno dei Paesi con la più alta presenza di persone anziane (oltre 60 anni), e in Europa si colloca al secondo posto dopo la Germania, con una percentuale pari a più del 26,8% della popolazione totale e la previsione un raddoppiamento entro il 2050 (ISTAT, 2015).
Se, da un lato, l'aumento della longevità rappresenta una conquista, dall'altro può comportare una serie di problematiche difficili da affrontare. Il progressivo invecchiamento della popolazione conduce infatti ad un inevitabile aumento sia dei casi di demenza, sia di condizioni di fisiologico declino cognitivo correlato all'età . Pertanto, in mancanza di terapie risolutive del problema, è particolarmente importante puntare alla prevenzione, ovvero alla precoce individuazione di eventuali patologie. La successiva diagnosi preventiva è utile per mettere in atto interventi farmacologici o di stimolazione cognitiva, efficaci per rallentare il declino psicologico e comportamentale dell'anziano, promuovere il benessere psicofisico in età senile e, soprattutto, la qualità della vita.
In linea con il Piano Nazionale Demenze risulta importante creare delle reti territoriali che comprendano soggetti pubblici e privati, istituzioni e mondo associativo locale, per coinvolgere quanti più anziani possibile nell'attività di informazione e prevenzione.
L'associazione di volontariato Pro Senectute di Vicenza opera in città dal 1972 con attività e servizi a favore della popolazione anziana a scopo di prevenire i rischi della solitudine e dell'isolamento dell'anziano, sensibilizzandolo alla cura di sé e al controllo dell'efficienza della propria memoria e favorendo la partecipazione alla vita sociale degli individui in tarda età , incoraggiando il dialogo e la solidarietà generazionale. Inoltre l'associazione mira a promuovere attività creative e pratiche, di informazione e cultura e fornendo sostegno psicologico alla famiglia dell'anziano.
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