Presentata Cooperativa Femminile Montana, Zaia: modello giusto contro aggressività cinese
Lunedi 24 Gennaio 2011 alle 20:59 | 0 commenti
Luca Zaia, Regione Veneto - Un esempio di come la pubblica amministrazione possa mettersi al servizio del territorio per innescare un processo virtuoso che crea occupazione. Il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia e l'assessore alla Montagna Marino Finozzi, assieme al presidente e amministratore delegato di Bottega Veneta Marco Bizzari, hanno presentato
stamani ad Arsiero, in provincia di Vicenza, l'attività della Cooperativa Femminile Montana, nata a novembre dalla volontà di alcuni soggetti pubblici (Regione del Veneto, Comunità montana Alto Astico e Posina di Arsiero) e da un soggetto privato (Bottega Veneta. Gucci Group) per dare lavoro a donne disoccupate di un territorio montano svantaggiato impiegandole in un lavoro di alto artigianato, tipico del Made in Italy. "Così come abbiamo fatto per l'etichettatura dei prodotti alimentari - ha detto il presidente Zaia nel corso della presentazione - dobbiamo rivedere anche la legge sul Made in Italy per le manifatture. Non è sufficiente che ci siano 3 lavorazioni fatte in Italia per definire un prodotto italiano, deve essere fatto in Italia al 100%. se la gente vede che dietro al marchio Made in Italy ci sono realtà come quella della Cooperativa femminile montana, un territorio che riprende vita grazie al lavoro delle donne, è anche disposta a spendere di più".
"Bottega Veneta - ha aggiunto Zaia - si è impegnata a non delocalizzare le proprie produzioni: lo apprezzo molto. La sfida per il futuro non è rincorrere i costi di produzione dei cinesi, perché non ce la faremo mai. Dobbiamo puntare sulla qualità del Made in Italy. E ai cinesi diciamo che le loro schifezze se le tengano a casa loro. Dobbiamo rifiutarci di comprare i prodotti che non hanno certificazione".
Il progetto della Cooperativa femminile montana è nato in un momento in cui Bottega Veneta aveva esigenza di una maggiore produttività . Gli enti pubblici, senza erogare finanziamenti, hanno svolto un fondamentale ruolo di facilitatori, facendo da ponte tra l'azienda e un territorio alla ricerca di lavoro. Regione e Comunità Montana si sono adoperate per la ricerca di maestranze femminili disoccupate o in Cassa integrazione, per la ricerca di un locale adatto ad ospitare l'attività (il laboratorio si trova al centro del paese di Arsiero, comodo ai mezzi pubblici e ai servizi come scuole, centri sportivi...); nella formazione dello statuto per la costituzione della società cooperativa e fornendo gli indirizzi per la stesura di un piano economico e finanziario sostenibile. Inoltre tramite lo sportello mutui della Provincia di Vicenza, un Istituto di credito bancario ha concesso un prestito d'onore a tasso 0 di 20.000 euro da restituire in due anni. Il danaro è stato impiegato per la ristrutturazione e l'adeguamento dei locali.
"Si tratta - ha spiegato l'assessore Marino Finozzi- di un esempio virtuoso di come occupare persone uscite dal circuito del lavoro, ridare forza e tessuto ad un territorio svantaggiato, mantenere e rivalutare quella sapienza artigianale che sta scomparendo".
Il lavoro richiesto alla Cooperativa femminile montana non necessità di macchinari, ma della sola manualità . La cooperativa è infatti specializzata nell'intreccio infilato una particolare tecnica caratteristica dei prodotti di Bottega Veneta, la cui lavorazione, seppur semplice, risulta essere di grande qualità . Attualmente sono impiegate 18 socie dipendenti. Il piano prevede di far crescere l'impresa fino a una dimensione massima di 32 persone entro aprile 2011.
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