Povera Genova, povera Vicenza
Domenica 12 Ottobre 2014 alle 16:28 | 0 commenti
Riceviamo da Gianni Padrin una lettera su «l’ennesima alluvione dopo roboanti “faremo†dei politicanti di turno» e ci chiediamo: se l’allerta avesse funzionato a Genova come altrove le acque si sarebbero fermate? Il problema è in decine di anni di speculazione e cemento, di cui sono responsabili i politici che ancora ci governano, nei comuni, nelle province, nelle regione, nello stato.
Compresi quelli che da domani guideranno la Provincia di Vicenza dopo aver distrutto il territorio con responsabilità dirette o anche solo di pura omissione e fatto finta poi di rimediare mettendo in cantiere opere milionarie per invasi e protezioni.
Come ora a Viale Diaz per Vicenza dove è stata consentita la pur legittima costruzione della base americana ma senza quei controlli che ne avrebbero impedito o a dir poco limitato i danni alla falda e al sistema di drenagggio dell'ex dal Molin e lo sconvolgimento idrogeologico per difendersi dai cui effetti ora ervono opere e milioni della comunità .
Variati e gli altri dov’erano, oltre che sui palchi, a chiedere demagogicamente voti?
E pensano ora che basti cambiare il nome a quell'area, da Dal Molin a Del Din, come a Genova si pensa che sarebbe bastato un allarme preventivo, per non allagare la città o per dimenticare... le dimenticanze di chi ha mal gestito?Â
Di seguito il testo della lettera.
L’ennesima alluvione dopo roboanti “faremo†dei politicanti di turno, gli stessi che sono lì da 20 anni o più. Da quando De Andrè ha scritto la famosa canzone Dolcenera, quanti decenni sono passati?
Ci sembra che gli “attori†della strage annunciatissima siano gli stessi. Tutti della pseudo sinistra: la sindaca e il capo della regione Burlando pluri inquisito per “attrazioni†con l’Ndrangheta degli appalti, cementificazioni e stradoni inutili, vedi Report e altre trasmissioni….
Ma chi li ha votati e rivotati? I Genovesi e i Liguri, quindi, io di certo non piango, ma piangano sé stessi. Il Ferreggiano e il Bisagno sono definiti torrenti di prima categoria, quindi soggetti alla manutenzione e cura del Genio Civile. Come il Mose? Lo stesso metodo della banda in combutta con le ditte in appalti “molto regolari� Colpa del tempo? Forse del tempus fugit. La risposta ve la dà il Ferreggiano, che non risparmia gli elettori genovesi dalle lacrime inutili, o degli Olbiesi, o dei Veneti per il Bacchiglione. Non vengono fatte Grandi Opere logiche e fondamentali, quelle degli ingegneri della Serenissima, che hanno copiato dai precedenti uomini d’ingegno di millenni prima. Fanno invece quelle di Galan-Sartori, ideate in qualche festa mondana fra alcol e … Chi è causa del suo mal, pianga sé stesso.
Gianni Padrin (e gli esperti di alluvioni e di politicanti)
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