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Popolare Vicenza, Cgil: preoccupati, attendiamo piano industriale e chiediamo incontro

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 22 Settembre 2015 alle 16:10 | 0 commenti

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Pubblichiamo la dichiarazione rilasciata dalla segretaria generale della Cgil vicentina Marina Bergamin sulle vicende di BPVi

La Banca Popolare di Vicenza è una importante realtà finanziaria di questo nostro territorio e non solo. E' evidente che quanto sta accadendo da mesi e in queste ultime ore non può che preoccupare, non solo le categorie sindacali che tutelano i lavoratori (per noi la Fisac) e i soci (per noi Federconsumatori) ma l'intero sindacato.

Siamo certi che la magistratura farà la propria parte fino in fondo.

Ed è quello che le chiediamo, avendo a cuore chi lavora nel gruppo della Popolare Vicenza, chi in questo Istituto ha investito credendoci, ma tutto il tessuto economico che con questa Banca aveva ed ha relazioni, singoli e poi la grande e la piccola impresa.

Oggi più che mai abbiamo bisogno di un ruolo attivo del sistema del credito per spingere le imprese fuori dalla crisi garantendo investimenti e innovazione. Abbiamo anche bisogno di etica, di trasparenza e di assunzione di responsabilità. Da parte di tutti, ma in particolare da parte di chi ha i maggiori incarichi nella Banca.

Il dottor Iorio dica a tutti -e alla città- qual è il suo progetto. Attendiamo con ansia la presentazione del nuovo piano industriale. Quello che è certo é che non possono essere i dipendenti e gli ignari soci a pagare per scelte che non hanno fatto, né saputo.

Credo che come Organizzazioni Sindacali confederali dovremo chiedere un incontro con la dirigenza. Ed è questa la proposta che faremo a Cisl e Uil vicentine".

Leggi tutti gli articoli su: cgil, Marina Bergamin, Banca Popolare di Vicenza

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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