Popolare di Vicenza e Comune, M5S: democrazia a Vicenza “è sospesa”
Giovedi 24 Settembre 2015 alle 16:09 | 0 commenti
Nota di Liliana Zaltron, Movimento 5 Stelle Vicenza
Purtroppo per l’ennesima volta dobbiamo constatare che, con un eufemismo, la democrazia a Vicenza “è sospesaâ€. L’episodio avvenuto ieri sera in Conferenza Capigruppo è significativo, così come del resto successo altre volte. La nostra richiesta di convocazione urgente di un Consiglio Comunale monotematico sulla Banca Popolare di Vicenza, al fine di essere messi tutti al corrente della reale situazione e soprattutto delle prospettive della stessa, è stata “cassataâ€.
La richiesta aveva già ottenuto l’approvazione da parte di 6 consiglieri ed in prima battuta sembrava che anche la maggioranza fosse disposta ad accogliere la richiesta.
Purtroppo però, ancora una volta, della maggioranza che governa questa città , rimangono solo le buone intenzioni a cui non seguono i fatti.
Alla mia domanda di protocollare la richiesta della convocazione del Consiglio Comunale ad hoc, per poter così procedere in tempi brevi, la risposta della maggioranza è stata, che 6 firme non sono sufficienti (ma la maggioranza non era d’accordo?).
E’ necessario a questo punto sapere che, in base a quanto stabilito dall’art. 3 comma 5 del Regolamento del Consiglio Comunale “…il presidente del consiglio è tenuto a firmare l’avviso di convocazione del consiglio in un termine non superiore a 10 giorni dalla presentazione della richiesta del sindaco o di un quinto dei consiglieri….â€, per cui 32 consiglieri, a cui si deve aggiungere il sindaco (dicono quelli della maggioranza) diviso 5 fa 6,6: ora, come precisato dal segretario generale presente alla Conferenza Capigruppo, non è stabilita alcuna disposizione nello specifico per definire che 6,6 non si possa arrotondare per difetto, ma è una decisione che viene presa di volta in volta.
Non aver approvato la mia richiesta dimostra che la democrazia (oramai scritta con la d minuscola) è veramente subordinata a infelici interpretazioni regolamentarie: di cosa ha paura la maggioranza?
Che una seria informazione ai cittadini sveli chissà quali arcani sotterfugi o macchinazioni o cos'altro?
E poi all'assessore: il luogo istituzionale dell’audizione di Francesco Iorio è la Commissione, o meglio ancora il Consiglio Comunale, e non una fantomatica Giunta ancorché allargata ai Capigruppo come da lei proposto, in quanto la Commissione  è aperta al pubblico, la Giunta no.
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