Popolare di Vicenza: Azionisti in rivolta in tutta Italia. Class action in vista dalla Toscana e dal Friuli
Venerdi 26 Giugno 2015 alle 18:33 | 0 commenti
Da Trieste a Monfalcone e fino in Puglia passando per Prato. In questi giorni si accumulano i soci della Popolare di Vicenza decisi a portare in tribunale l'istituto di credito dopo la svalutazione delle azioni dello scorso aprile. Si parla di centinaia di persone in Friuli e di decine a Prato, ma si stanno muovendo anche le associazioni di categoria al sud.Â
Ventitré pratesi infuriati vogliono a tutti i costi trascinare davanti al giudice la BpVi. La notizia è arrivata oggi dalla pagina facebook di Tommaso Capparrotti, uno degli azionisti che si è sentito defraudato quando la banca ha deciso di portare le azioni da 62 a 48 euro. La decisione di andare per vie legali è emersa ieri al termine di un assemblea. "Siamo quei clienti della Banca - posta Caparrotti - che negli ultimi anni si sono visti affibbiare delle azioni e che, come per incanto, dopo l'ultima assemblea dell'11 aprile hanno scoperto che i risparmi che avevano affidato all'Istituto di Credito di loro fiducia erano improvvisamente diminuiti di un quarto. Questi pratesi non sono speculatori o investitori abituali, ma clienti decennali che hanno creduto nelle parole e nelle garanzie di coloro ai quali avevano affidato i loro risparmi in cambio di risibili interessi". Per adesso sono una ventina i pratesi che procederanno con la "negoziazione assistita" nei confronti della banca e cioè una procedura legale per cercare un accordo, ma in futuro potrebbero essere molti di più e ricorrere a una class action. "Se la negoziazione non porterà a niente - conclude Caparrotti - andremo avanti".
Un altro fronte aperto è quello di Confconsumatori Puglia che, sempre oggi, rilascia una nota con la quale invita gli azionisti di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza a richiedere informazioni e assistenza presso le loro sede, precisando di stare valutando le opportune azioni da intraprendere, anche in base all'esito delle indagini in corso. "Dopo il caso di Veneto Banca, sul quale è già puntato il faro di Consob, si apre un altro triste capitolo in materia di svalutazioni "selvagge": come nel caso di Veneto Banca, anche le azioni di Banca Popolare di Vicenza sono precipitate, perdendo oltre il 20% del loro valore - scrive l'associazione -. Confconsumatori, forte dell'esperienza decennale in materia di "Risparmio tradito" sta già assistendo alcuni azionisti delle due banche".
Infine, ultima, ma non l'ultima, è notizia di ieri che sono arrivate da Trieste e Monfalcone oltre 200 richieste di assistenza alla Federconsumatori di Trieste, sempre per la faccenda della svalutazione dei titoli della BpVi. Anche in questo caso, vista la grande quantità di azionisti, si sta parlando di un'ipotesi di "class action" come per i pratesi. Anche per i friulani si inizierebbe con una richiesta di risarcimento danni prima di arrivare in aula. «Altrimenti si andrà alle vie legali - spiega sulle pagine del Piccolo di Trieste il responsabile per Trieste della Federconsumatori, Angelo D'Adamo -. Andremo fino in fondo pur di garantire loro la giusta tutela».
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