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Popolare di Vicenza, addio a Zonin: attese per oggi le dimissioni del presidente. Fine di un'era con una coda ancora lunga...

Di Pietro Rossi Lunedi 23 Novembre 2015 alle 16:06 | 0 commenti

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Il giorno del cambiamento potrebbe essere proprio oggi, lunedì 23 novembre, nel pomeriggio. Le dimissioni del presidente della Banca Popolare di Vicenza, secondo fonti finanziarie, sono infatti previste sul tavolo dei consiglieri dell'istituto nella riunione odierna del Cda, anticipato di un giorno rispetto al consueto appuntamento del martedì. Al suo posto, Stefano Dolcetta, 66 anni, amministratore delegato della FIAMM di Montecchio Maggiore. Ma la "rivoluzione" è solo di cronaca: dimissioni già previste e attese. Per la Banca, le sfide rimangono le stesse.

In primo luogo il percorso che sta portando avanti l'amministratore delegato Francesco Iorio. E cioè la trasformazione in Spa della Banca prevista alla fine dell'inverno, entro marzo 2016, seguita dall'aumento di capitale da 1 miliardo e mezzo di euro, in contemporanea con la quotazione in Borsa. E poi, sopratutto, l'opera di ristrutturazione della BPVi, con i tagli di personale, le chiusure di filiali, la razionalizzazione dei costi e, impresa non facile, l'azione di convincimento dei soci a sottoscrivere le quote dopo la bufera del deprezzamento delle azioni.
Per quanto riguarda Gianni Zonin, che quindici giorni fa, secondo alcuni fonti, avrebbe già avuto il primo incontro con il suo successore - il patron della Fiamm Stefano Dolcetta - c'è un'eredità bancaria lunga vent'anni il cui peso è ancora tutto da valutare. Inoltre, nonostante un ventilato "pranzo d'addio" con i vertici della banca, il commiato non è ancora ufficiale. Nell'ordine del giorno del Cda non appaiono infatti le dimissioni, anche se la notizia ha un peso di ufficialità, evidenziato dalla stampa e dagli ambienti finanziari. 
Di sicuro, se l'occasione di oggi è quella buona, per lui restano le indagini della procura sull'ipotesi di aggiotaggio e ostacolo alla vigilanza. Ma il presidente sembra aver scampato il timore di diventare un "capro espiatorio" e la Popolare di Vicenza si trova ora ad affrontare la sua sfida più importante: recuperare una credibilità che negli ultimi anni è vacillata non di poco.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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