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Polizia Provinciale di Vicenza scova 1,5 quintali di pesce illegale in un'auto. Variati soddisfatto

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 25 Gennaio 2016 alle 15:34 | 0 commenti

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Provincia di Vicenza

Importantissima operazione antibracconaggio svolta congiuntamente dai Carabinieri di Arzignano e dalla Polizia Provinciale di Vicenza. Tutto è cominciato dopo un controllo effettuato dai militari dell'Arma davanti all'ospedale civile arzignanese a carico di un terzetto di cittadini stranieri, due fratelli rumeni I.C. ed I.M. residenti a Lonigo, ed un indiano. Insospettiti dal fitto conciliabolo vicino ad una station wagon, trasformata in una sorta di bancone clandestino. 

Solo che alla fiera illegale dell'Est non si stava trattando l'acquisto di topolini, ma di una forte quantità di pesce appena catturato senza nessuna licenza o requisito per l'esercizio della pesca. Così, per verificare dubbi e sospetti, i Carabinieri decidevano di avvertire il Corpo Forestale dello Stato che a sua volta contattava la Polizia Provinciale, deputata a questo tipo di controlli. L'ispettore Francesco Nassi, arrivato con il collega Gilberto Corà, racconta: “Sabato, nel tardo pomeriggio, siamo stati contattati mentre eravamo in servizio e così ci siamo recati in Caserma ad Arzignano dove i militari dell'Arma avevano portato queste persone per ulteriori accertamenti. L'auto, infatti, era risultata completamente stipata di sacchi neri di grandi dimensioni, pieni di pescato, in particolare carpe di media e grossa taglia”.

Non qualche chilo, come prevede la legge, ma più di un quintale e mezzo, 170 chilogrammi per la precisione. “I due fratelli rumeni non avevano né licenze né alcuna documentazione che potesse certificare un eventuale acquisto lecito di quanto trasportavano, così, in presenza dei Carabinieri, gli abbiamo chiesto dove lo avessero preso ma non hanno saputo identificare la zona. Inoltre hanno affermato di aver utilizzato le mani ed un bilancino, che non è stato però rinvenuto. C'erano invece un gancio in acciaio ed un'ancoretta di grossa misura per la pesca a strappo, tutti mezzi vietati. Tra l'altro il pesce era stato già in parte selezionato per specie e tre sacchi erano completamente vuoti ma imbrattati di muco e sangue fresco animale e questo fa sospettare che avessero già provveduto ad una prima vendita o cessione illegale”.

Di qui la decisione di procedere ad un verbale. Contestati in particolare la pesca senza licenza con conseguente evasione delle tasse di concessione regionale, i l superamento del limite massimo di cattura di 5 chilogrammi, l'utilizzo di strumenti vietati, la cattura di pesce di misura inferiore alla minima prevista per un totale cadauno di 544 euro di sanzione amministrativa con sequestro di quanto rinvenuto. E manca ancora la verifica delle norme igienico-sanitarie previste sul trasporto ed il commercio di fauna ittica.

“Circa il pesce, trattasi di 150 carpe a specchio e regina, alcune delle quali di peso compreso fra i 4 ed i 6 chili mentre 60 sono di misura inferiore alla minima prevista, 30 carassi, 20 abramidi, 110 pesci gatto, 4 lucioperca e 1 siluro. Trentatre carpe di media e grossa taglia ed ancora vive sono state liberate, subito dopo il sequestro, nei nostri fiumi. Il fenomeno del bracconaggio intensivo delle carpe, molto ricercate soprattutto tra i cittadini dell'Est Europa, sta assumendo proporzioni enormi, anche se qui da noi ancora contenute. Solamente per il bacino del Po, al quale sospettiamo si riferisse il “par de là” dei due fratelli, il commercio illegale di tale specie è quantificato in milioni di euro, visto che una carpa medio-piccola ha un valore di 5-6 euro al kg ed una viva, superiore ai 10 kg, può valere dai 100 ai 150 euro”.

L'ispettore Nassi, nel confermare che si tratta di una “prima volta” nella nostra provincia, coglie l'occasione per ringraziare i Carabinieri per la grande intuizione avuta e che ha permesso di far venire a galla questa situazione nonché “per la grande disponibilità umana e logistica nei nostri confronti. Inoltre annuncia che la Polizia Provinciale di Ferrara, saputo il fatto, li ha invitati ad un incontro congiunto, il prossimo 3 Febbraio, per mettere a punto strategie ed interventi antibracconaggio.

Grande la soddisfazione del Presidente della Provincia di Vicenza Achille Variati che, anche nella veste di di Presidente Nazionale dell'Upi, ha condotto una decisa azione perché il corpo provinciale non fosse smantellato. “Come volevasi dimostrare, questi agenti sono un presidio di professionalità ed esperienza fondamentale per ogni territorio e per il nostro in particolare. La loro presenza, l'abilità e l'attenzione maturate in decenni di servizio, sono un patrimonio da non disperdere e che viene via via riconosciuto anche da altri settori dello Stato. La sinergia con l'Arma dei Carabinieri è un altro motivo di grande orgoglio”.


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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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