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Le chiamano "questioni ordinarie" ma in realtà sono di vitale importanza per la gestione della Polizia Locale. Le criticità emerse oggi nell'assemblea sindacale dei vigili che si è tenuta a Soccorso Soccorsetto ha infatti fatto emergere una serie di problematiche che perdurano da tempo. Dalla carenza di personale all'età un po' troppo avanzata di chi fa pattuglia, dai turni da rivedere fino - a quanto si dice - a un eccesso di zelo dell'assessore alla sicurezza Dario Rotondi.

Sembrerebbe infatti che Rotondi faccia degli interventi un po' troppo "diretti" sulla personale, compito che non spetterebbe a lui, in quanto figura politica, ma al Comandante Cristiano Rosini. Le richieste che i rappresentanti sindacali dei vigili porteranno la settimana prossima al tavolo dell'amministrazione sono in sostanza la riorganizzazione dei turni, come la chiusura del servizio alle 24 invece che alle una di notte e il riconoscimento di una tutela - per esempio con una formazione adeguata o con l'appoggio del SUEM - nei casi di interventi più "pericolosi", come la rimozione di cadaveri o la gestione di persone malate, anche mentalmente, e potenzialmente pericolose.
A quanto risulterebbe dal "fortino" di Soccorso Soccorsetto la situazione a livello di personale non è delle migliori: dalla mancanza di una casella di posta elettronica per l'80% dei dipendenti - che così non possono ricevere comunicazioni via internet per gli aggiornamenti di servizio - fino all'età avanzata degli agenti che pattugliano le strade. Ci sarebbe, insomma, troppa gente giovane negli uffici e troppi over 50 fuori in pattuglia, senza una turnazione adeguato o perlomeno di anzianità.
Se l'età media dei dipendenti comunali in genere è di 54 anni, la situazione non è molto diversa nella centrale della Polizia Locale. Se a questo si aggiunge la notizia, appena arrivata, che la prevista Polizia Proviciale non arriverà a rimpinguare la carenza d'organico (10 anni fa i vigili a Vicenza erano in 150 adesso sono circa 120) e il blocco delle assunzioni fino a tutto il 2016, il vaso potrebbe essere ormai colmo. La domanda è: l'amministrazione, se non rispondesse alle richieste, può permettersi un'eventuale stato di agitazione della Polizia Locale?